Urologia Campus Bio Medico Roma
Recensioni dei pazienti
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Eccellenza da migliorare (Assistenza)
Ma è mai possibile che una struttura, eccellenza indiscussa come il Campus Biomedico in Roma, avente personale medico (una citazione/encomio al Chirurgo che mi ha operato, dott. Esperto), infermieristico, personale OSS (da rivedere) molto professionali debba cadere sull’assistenza al malato (numero degli operatori nei reparti) che è la “ciliegina” di un nosocomio che si rispetti? Certo c’è anche chi non assolve al meglio il proprio compito vedi alcuni OSS, anche maleducati. Mi spiego: è plausibile/normale, e chiedo a chi si occupa di servizio sanitario nazionale, che in un reparto di 42 ricoverati, secondo piano Est, durante il servizio notturno, ci debbano essere solamente 3 infermieri che, in molti casi, debbano occuparsi e far fronte anche a mansioni a loro non spettanti da contratto per intervenire e soddisfare tempestivamente alle richieste dei degenti? Sono stato operato in questa struttura, sottolineo ancora straordinaria e notare e quindi evidenziare una carenza così grave. Ma è possibile mai che il paziente deve prima suonare e poi visto l’impossibilità mettere la sveglia per sollecitare al personale di turno che non hanno “il dono dell’ubiquità” di ricevere le cure dovute? Pensavo fosse solo un problema della notte ma il giorno non è da meno: troppi ricoveri e dimissioni in tempi brevi.
È come dire: uno stabilimento automobilistico con una struttura moderna, con ingegneri meccanici unici, macchinari ultra moderni, ma personale specializzato insufficiente alla produzione a fronte di una richiesta che supera l’offerta e quindi liste d’attesa lunghissime da parte del cliente. Qui si parla di un bene “voluttuario” come l’automobile nel primo caso si parla di salute, bene importantissimo per la conservazione della specie, quella umana che ogni società civile deve avere come priorità.
L'intervento è riuscito. Il paziente è morto
Il paziente, dopo 33 giorni di degenza dopo un intervento di asportazione della vescica e per sopraggiunti problemi polmonari, è stato dimesso nonostante 8- 9 scariche di dissenteria al giorno, e nonostante per quasi tutta la degenza non abbia ingerito cibo.
Dimesso con trasporto in ambulanza, è deceduto dopo 4 giorni per arresto cardiaco: la guardia medica intervenuta ha dichiarato che è morto per denutrizione.
Intervento di RIRS
Trattamento endoscopico con laser a bassissimo impatto dagli ottimi esiti.
Eccellente struttura con personale medico e paramedico altamente competente.
Complimenti al Prof. Flammia
Sono passati 6 anni da quando ho conosciuto il Dott. Gerardo Paolo Flammia.
È stato come un faro nella notte buia che stavo vivendo.
Poche parole, tanta gentilezza, tantissima professionalità.
Spesso mi dimentico di avere un solo rene, tanto è stato delicato e cortese.
Grazie.
Complimenti al Prof.Papalia e alla sua equipe
Ho subìto ad agosto 2023 un intervento di TURP mirato al mio caso peculiare per una prostata apparentemente nei limiti, ma con un residuo vescicale decisamente elevato. Mi sono affidato al Prof. Rocco Papalia e alla sua equipe con fiducia, avendo rilevato la competenza, attenzione, accuratezza nello studio del caso e della soluzione più appropriata per il buon esito del problema.
Il Prof. Papalia mi ha prescritto indagini mirate in contatto con altri specialisti, ed ha preparato l'intervento al meglio, evitandomi di dover portare il catetere prima e dopo il ricovero.
E' andato tutto nel migliore dei modi e sono stato seguito con cura e meticolosità da lui e dal suo staff (in particolare il dott. Fantozzi).
Ho risolto i problemi e connessi fastidi, non assumo più alcun farmaco e mi sento... ringiovanito.
Grazie di cuore! Complimenti al Prof. Papalia ed alla sua equipe.
Nefrectomia parziale robotica
Il 17 maggio sono stata operata di tumore al rene con tecnica robotica. Tutto è andato benissimo, post operatorio perfetto e senza dolori. La prima visita di accesso con il dott. Angelo Civitella mi ha subito confortata grazie alla sua professionalità, disponibilità e umanità, illustrandomi il percorso che avrei dovuto affrontare trattandosi di una tecnica di mantenimento della funzionalità degli organi innovativa.
Mi sono affidata con serenità e tutto lo staff capitanato dal prof. Rocco Papalia è stato perfetto.
Grazie ancora ed in primis al dott. Civitella.
Complimenti al dott. Esperto Francesco
Complimenti al dott. Esperto Francesco e al suo staff. Prima in visita mi hanno colpito la sua umanità, gentilezza e competenza per la patologia da trattare. Ho poi subìto un intervento chirurgico per la rimozione di calcoli renali e lui, sempre sorridente, dá tanta sicurezza al paziente ed è un vero punto di riferimento. Complimenti anche al suo staff.
Complimenti al Prof. Scarpa e a tutto il suo staff
Sono stato consigliato di rivolgermi al Prof. Roberto Scarpa per risolvere il mio annoso problema (portatore di catetere vescicale da due anni). Appena mi ha visitato mi ha messo direttamente in lista per essere operato, e così è stato. Ora finalmente sono tornato a vivere.
Grazie Prof. Scarpa, Lei è un esempio per tutti di serietà ed umiltà, doti ormai scomparse. Nel ringraziarla auguro a Lei ed al suo staff un felice Natale e buon anno nuovo.
Ottima struttura
Mio marito è stato operato dal Dott. Gerardo Flammia con successo, per me è un angelo più che un chirurgo!
Per fortuna l'intervento è stato risolutivo, non saranno necessarie nè chemio, nè radioterapia.
Grazie a lui e a tutti lo staff.
Ottimi medici
Sono entrata tramite pronto soccorso per brutte coliche renali, mi hanno mandato in urgenza in sala operatoria per applicazione di stent ureterale, quindi ricoverata. Il Prof. Roberto Scarpa e la sua equipe sono veramente urologi DOC: competenze eccellenti, umanità alle stelle e se non fosse per loro avrei perso il mio rene per una brutta infezione.
Intervento TURP urologia
Sono stato operato a luglio di TURP ed ho trovato competenza, professionalità e disponibilità.
Questo reparto è una vera eccellenza.
OPERAZIONE PROSTATA
Il prof. Rocco Papalia con la sua esperienza e professionalità ha effettuato su un cardiopatico un intervento con laser TURP con esito molto positivo: a lui i più sentiti ringraziamenti, come pure a l'ottimo team.
Pessima esperienza
Dopo due visite a pagamento , mi viene fissato finalmente l'appuntamento per l'intervento presso il Campus. Prima mi viene fissata la data del 24 Giugno ma, nel mentre mi sto recando, arriva una chiamata per avvertirci che non c'era il posto letto, rimandandomi al giorno successivo, ovvero il 25 Giugno alle ore otto.
Arrivato puntuale alle ore 8.00, alle 17.00 - quindi dopo ben 9 ore di attesa, digiuno e senza bere - finalmente mi chiamano per l'assegnazione del posto letto. Ricoverato, dopo appena 15 minuti mi comunicano che il Dott. Flammia opera fino alle 20.00 e quindi mi dimettono rinviando l'intervento a data da destinarsi. L'assistente del Dr. Flammia mi fa anche presente che ero l'ultimo della lista, quindi mi chiedo del perchè io sia stato convocato alle 8.00?! MANCANZA DI PROFESSIONALITà e ORGANIZZAZIONE. Chiaramente questo episodio non finirà qua ma andrò avanti nelle opportune sedi.
Cordialmente.
Luigi Nocelli
Gestione interventi pessima
Sono stato ricoverato per 3 volte al reparto Urologia e per 3 volte, dopo aver aspettato tutta la giornata a digiuno e senza prendere un sorso d'acqua, mi hanno rimandato a casa.
Credo che questo reparto sia gestito con poca professionalità.
Tumore rene
Sono Filippini Mario, operato nel 2018 dal dott. Gerardo Flammia, che si è distinto per grande professionalità e concretezza. Medico di poche parole, sa andare al problema senza tanti giri pindarici.
Lo ringrazio all'infinito per avermi operato al rene sinistro in modo eccellente.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti gli infermieri del reparto per gentilezza e preparazione.
Anche i migliori sbagliano
Quello che sembrava un semplice intervento di rimozione di un calcolo renale, si è trasformato in una odissea, come al solito digiuno da solidi e liquidi dalla mezzanotte (anche se ci sono punti di vista diversi che dicono che i liquidi chiari, acqua, si possono assumere fino a 2 ore prima dell'intervento) e come è giusto iniziamo questa lunga attesa. Alle ore 12.00 del giorno dopo ancora nulla, non si conosce la lista operatoria gli infermieri asseriscono, in quanto ero appoggiato in un altra U.O.C. per mancanza di posti letto, ma sarebbe bastato prendere la cornetta e contattare il reparto di Urologia per farsela dare. Alle ore 15:00 ancora nulla, comincia a comparire la disidratazione, ma nulla si sa nè dalla sala, nè da alcun medico di Urologia, alle 18.30 ero talmente disidratato dopo 18 ore e mezza, che avevo già perduto in lucidità mentale.. A quel punto, preso dalla disperazione, ho iniziato a bere, avvisando gli infermieri di comunicare tutto ai medici e che mi sarei dimesso dal reparto firmando la cartella. Allora, come per incanto, inizia la lunga comparsa dei medici fino al primario, per convincermi a rimanere, ma la cosa più triste è stata scoprire che la mia seduta operatoria era saltata, quindi se non avessi iniziato a bere non avrei saputo nulla del fatto che l'intervento era saltato per l'orario, e quando mi avrebbero comunicato la notizia?? (se lo avessero mai fatto). Conclusione: ho lasciato il reparto, dove non rimetterei piede neanche dietro compenso!
Ringraziamenti
Sono passati oramai 3 anni e il ricordo è ancora vivo , ho passato un mese al policlinico, un mese duro ma che grazie alle vostra preparazione e assistenza sono riuscito a superare...
Grazie al prof. Muto, alla dott.ssa Annamaria Salerno, al dott. Antonio Alcini, al dott. Bevilacqua e al dott. Rocco Papalia; per non parlare della mia infermiera preferita!
Un abbraccio!
Assistenza al paziente
Assistenza infermieristica post operatoria nulla. Il personale è troppo poco per poter almeno gestire le emergenze. Tempo di attesa per un cambio flebo dai 20 minuti a un'ora. La somministrazione di un antidolorifico è stata di un'ora e mezza, hanno sbagliato a mettere l'ago e quindi anche il polso gonfio.
Consiglierei di adeguare l'assistenza a degli standard minimi di civiltà. Il personale è stressato e si lascia andare a commenti inadeguati contro pazienti, insomma: non è il caso di lasciare un ricoverato da solo senza l assistenza di un parente o un amico.
Il personale medico invece è sempre presente e pronto a fornire informazioni, questo aspetto è molto positivo.
Post-operatorio insufficiente
Tempi di attesa nella media, intervento riuscito, ma il medico che mi ha operato non si è mai fatto vedere dopo l'intervento (nonostante io sia un "suo" paziente, da visita privata); nessuno mi ha spiegato il decorso post-operatorio né le complicanze subito dopo sopravvenute; dimissione frettolosa ("servono i posti-letto"), con nessuna informazione sulle possibili complicanze post-dimissione; impossibilità di comunicare col medico/ col reparto dopo la dimissione in presenza di disturbi anche importanti (il numero telefonico di riferimento è sempre irraggiungibile).
Complimenti
Eccellenza assoluta, reparto ottimo sotto tutti gli aspetti.
Calcolosi renale risolta con nefrolitotrissia percutanea (PCNL).
REIMPIANTO URETERALE
Il Prof. Muto è il top... tutti i medici dovrebbero essere come lui, personalmente non lo ringrazierò mai abbastanza.
Elogio staff urologia
Sono Basilicata Francesco, ringrazio affettuosamente il professore Giovanni Muto per la sua immensa professionalità e grande umanità. Complimenti a tutto lo staff, in particolare al dottor Alcini, al dottor Domanico ed al dottor Bevilacqua, veri "compagni" della mia esperienza ospedaliera.
Cistectomia, prostatectomia, vescicolotomia
Sono Antonio D'Amore, medico di Aversa. Voglio ringraziare pubblicamente il Prof. Giovanni Muto che mi ha operato brillantemente il 14 Luglio di cistectomia per una grave malattia della vescica. Dopo varie esperienze in piu' strutture romane quali San Giovanni Addolorata e Pio XI, ove il problema non e' stato risolto, ringrazio di nuovo il Prof. Giovanni Muto, riconoscendogli il massimo delle qualità, serietà, competenza e precisione, che ogni paziente si augura di poter trovare in un chirurgo. Io le ho trovate, grazie.
Elogio Staff urologia
Di Fazio Massimo, ricovero dal 31/08/2015 al 21/09/2015: Cistectomia radicale con confezione di neovescica ortotopica sec. Camey II.
Devo anticipare che devo la mia vita a tutto lo staff del reparto urologico, agli infermieri e a tutto il personale al completo.
Un sentito ringraziamento a Prof. Muto, Dott. Flammia, Dott. Papalia, Dott.ssa Salerno, che con la loro professionalità e gentilezza hanno fatto sì che a distanza di 20 giorni io sia in grado di svolgere le normali funzioni quotidiane.
In ambito italiano è per me il migliore Policlinico sia per l'accoglienza che per la professionalità.
Attacco ingiusto
Sono da tempo paziente del dott. Flammia del Campus Biomedico e ho trovato, a mio parere, ingiuste, infondate e rancorose le osservazioni fatte dal Sig. La Pietra.
La competenza del dott. Flammia e' indubbia e il cosiddetto "interrogatorio" penso rientri nella normale prassi di un medico molto "concreto" e razionale, che deve curare e non intrattenere.
I pazienti vengono chiamati in ordine di prenotazione e non di arrivo, per cui è logico che arrivando prima di quanto stabilito si può avere l'impressione di essere "scavalcati".
Per l'igiene, tutte le volte che sono stato visitato il lenzuolino e' stato cambiato, e per quanto concerne il gel che può rimanere dopo la visita, non mi è mai sembrato così eccessivo.
Dopo un mese di attesa..
La prima impressione è incredibile visti i nostri standard. Tutto appare funzionale e ben organizzato. Abbiamo avuto addirittura una gentile signora che ci ha accompagnato all'accettazione. Abbiamo pagato la non indifferente cifra di 150,00 euro e siamo saliti al secondo piano per la visita urologica col dottor Flammia. Dopo pochi muniti, parlando con altri "pazienti", scopriamo che le visite portano un ritardo di un'ora e mezza. Non sappiamo per quale strano meccanismo, ma dopo tre quarti d'ora veniamo ricevuti, prima di altre persone che erano lì già al nostro arrivo. È il dottore stesso che chiama per nome ma deve fare confusione se chiama prima chi è arrivato dopo, non rispettando affatto gli appuntamenti. I pazienti dicono che è normale, che è sempre così con questi luminari. Sarà normale, ma trovo profondamente ingiusto questa assoluta mancanza di rispetto per gli impegni altrui e soprattutto questa inspiegabile disorganizzazione. Entriamo e dopo alcuni minuti comincia "l'interrogatorio" perché di questo si è trattato. Dopo una domanda cerco di spiegare che ho dei documenti da mostrare e il dottore mi dice: "risponda alle mie domande". Forse ha perso di vista che di fronte ha un uomo con i suoi ventennali disturbi e le sue sacrosante paure al solo pensiero di essere obbligato ad entrare in questa oscura realtà sanitaria. Comunque non ho i riflessi abbastanza pronti per alzarmi e andarmene come meriterebbe la situazione. Quindi, finito l'interrogatorio, dove sono stato costretto a ridurre le mie risposte ad un sì o un no, passiamo alla visita. Mi viene detto di sdraiarmi con tutte le scarpe e tirarmi giù pantaloni e mutande su un lettino con un lenzuolino evidentemente già usato. Non vedo il rotolo della carta in giro e sommessamente accetto questa sporcizia. La visita è fatta da mano esperta col necessario gel per la scorrevolezza. Dopo non mi viene dato un fazzoletto per pulirmi per cui esco con il gel appiccicato nelle mie parti intime e sono costretto ad andare in bagno per togliere almeno l'eccesso. La bella cifra è servita per venire a conoscenza che un eventuale intervento al novanta per cento eliminerebbe l'eiaculazione, conoscenza acquisita vent'anni fa che qualche altro medico mi aveva detto non più valida in quanto nuove conoscenze permettono interventi più precisi e mirati che evitano questo inconveniente. Forse è vero forse no, quello che conta è che per l'ennesima volta mi sono trovato in una situazione di igiene precario e soprattutto davanti ad una persona che ha completamente dimenticato che di fronte ha un altro essere umano, preoccupato e spaventato per la disagevole condizione che l'ha indotto a rivolgersi ad un medico. Il fatto che tutto ciò venga ritenuto normale, non significa che lo sia e che si debba continuare ad accettare supinamente, in un ambito cosi delicato, queste situazioni e comportamenti.
Il dottore era evidentemente di fretta e affaticato, probabilmente avrà avuto le sue buone ragioni per essere cosi poco in ascolto. Forse dovrebbe rivedere i suoi ritmi di lavoro e ritrovare quella spinta interiore giovanile che lo ha indotto a studiare medicina, una professione che forse più di altre dovrebbe essere vissuta come Servizio al prossimo.
Biopsia prostatica: più attenzione
Sono la moglie di un vostro paziente e ci tengo a comunicarVi che da circa due anni mio marito è stato sottoposto ad un intervento alla prostata, tutto è andato benissimo.
Trovando oltre la competenza nella professione, un grande senso di umanità, nonchè una struttura moderna ed efficiente.
Mentre ora sono e siamo rimasti molti delusi del comportamento verso i pazienti dei professionisti che hanno fatto la biopsia nel giorno 28/10/2014:
Trascurati, disservizio, con pochissima trasparenza praticamente (presi in giro), umiltà e comprensione zero... praticamente si è persa la fiducia e speranza che avevamo in voi (in tutto) e questo ci dispiace moltissimo e mi auguro che non succeda più.
Ricordiamoci che la Vostra professione e onorabile missione, deve avere soprattutto tanta umiltà in quanto trattate con persone umane e come tale vanno trattate e non come pezzi di carta da lasciare in sospeso sulla scrivania...
Un cordiale saluto e buon proseguimento di lavoro sereno.
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