Trapianto Fegato Ospedale San Martino Genova
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Il viaggio della speranza
Trapianto di fegato per mio fratello.
Intervento salvavita.
Dico grazie al Prof. Enzo Andorno e a tutta l'equipe.
11 ore di sala operatoria. Intervento complesso ma riuscito.
Grazie, grazie, grazie.
Un'altra vita
Oggi per caso consulto QSalute e trovo il nome del Prof. Andorno ed eccomi qui, a 19 anni dal mio trapianto di fegato sono in auto nel nord dell'India viaggiando verso l'Himalaya indiano.
Da quel giorno di fine aprile del 2004, quando il prof. Andorno e il dr. Bottino mi operarono, è iniziata per me, come per tanti, una nuova vita! Sono stato fortunato. Forse sono stati bravissimi loro, di sicuro. In questi 19 anni non ho mai avuto un intoppo, sempre migliorato, è cambiato anche il mio carattere che in questi anni mi ha fatto affrontare sfide di vita e lavorative che prima non avrei saputo affrontare.
Grazie infinite a questi due grandi specialisti.
Ad un anno dal trapianto
E' passato piu di un anno dal giorno 15/04/2022, il giorno della mia rinascita, e voglio ancora ringraziarvi di cuore: dott. Andorno, equipe medica, Anna white (la mia luce insieme a mia moglie e gli amici che ce l’hanno fatta conoscere), Daniela Latiro (caposala impeccabile con tutte le sue ragazze e ragazzi). Grazie ancora a tutti!
Grazie anche a tutte quelle persone che ho conosciuto in questi anni; tra esse colui che porto nel mio cuore è l’amico di tante risate, che purtroppo non ce l’ha fatta (Walter P.), che rimarrà sempre nel mio cuore.
Grazie allo staff di questo fantastico reparto.
Sentirsi in buone mani
Mi sono trovata benissimo con tutto il personale di tutto il 4° piano. Studenti, infermieri e OSS compresi. Anche nel reparto di rianimazione.
Particolarmente fantastici il Prof. Enzo Andorno, il Dott. Marco Miggino e con loro tutta l'equipe! E' bello sentirsi in buone mani nei momenti difficili.
Grazie di cuore!!
Trapiantato dal numero uno dr. Enzo Andorno
Grazie a tutto l’ospedale San Martino, di vero cuore.
Ringrazio Anna White, il dott. Enzo Andorno, Anna Pessino: dopo più di un anno di tumore al fegato al 4° stadio, con pochi scampoli di vita, sono riusciti a salvarmi. Io non ho mai creduto di morire, mai!
Grazie a tutti gli infermieri, medici, studenti che ci hanno accolto con amore. Tutti fantastici! Il grazie ancora più grande lo devo al donatore e a tutta la famiglia, che mi ha ridato la vita.
Grazie a tutti (anche io vi ho coccolato nelle corsie con qualche dolcino). Vi amo.
Asportazione totale stomaco e parziale pancreas
Mio marito a novembre scorso ha subìto un intervento chirurgico per l'asportazione totale dello stomaco in quanto, dopo una Tac che evidenziava la presenza di una formazione nodulare in prossimità dell'area gastrica e nella porzione prossimale e craniale del corpo pancreatico, ed una successiva Pet che aveva evidenziato assenza di malattia nel tratto prossimale/craniale del corpo pancreatico e, infine, una gastroscopia aveva rilevato la presenza di un carcinoma nello stomaco. E' stato pertanto operato dal Dott. Enzo Andorno per togliere completamente lo stomaco. Durante l'intervento i chirurghi hanno dovuto togliere anche tutti i linfonodi che erano risultati intaccati dal tumore e parte del pancreas (corpo e coda) in quanto il tumore aveva infiltrato anche questo organo. (la PET però era negativa …. inspiegabile!).
Dopo 8 ore e mezzo sotto i ferri, mio marito è stato trasferito in terapia intensiva del Pronto Soccorso (personale medico e infermieristico meraviglioso) dove è rimasto 13 giorni e non ha mai avuto febbre e accusato dolori addominali, nonostante l'intervento chirurgico decisamente invasivo. Siccome si era un pochino ripreso, il dott. Andorno lo ha trasferito presso il suo reparto, dove però durante gli 11 giorni in cui è stato ricoverato ha preso immediatamente due batteri (candida e un altro che mi pare di aver capito fosse l'enterococco). Così ha avuto quotidianamente la febbre, per culminare il 15 dicembre in una grave situazione di sepsi per cui è stato deciso di rimandarlo in terapia intensiva (questa volta al 4° piano del Monoblocco, dove anche qui ho trovato personale professionalmente preparato). Sono sopraggiunte ulteriori complicanze che hanno reso necessario l'inserimento di uno stent a causa della formazione di due piccoli fori in corrispondenza delle suture che hanno messo in comunicazione la parte terminale dell'esofago con la parte iniziale dell'intestino. Si è altresì riscontrata la formazione di una fistola pancreatica che ha complicato ulteriormente la situazione e, dopo la permanenza in terapia intensiva per 20 giorni, mio marito il 4 gennaio scorso è purtroppo deceduto dopo essere stato in sedazione una decina di giorni. Le critiche che mi sento di muovere nei confronti del dott. Andorno e della sua equipe riguardano il fatto che un malato come mio marito, a mio parere, non avrebbe dovuto essere trasferito in un reparto di degenza "normale", e cioè con malati praticamente autosufficienti e con patologie decisamente meno gravi della sua, ma tenuto ancora sotto osservazione in terapia intensiva (o magari trasferito alla sub intensiva visto che esiste anche quella al piano dove ha sede l'unità operativa del dott. Andorno) almeno ancora una settimana/dieci giorni, tenuto conto che nel reparto di degenza vi era poco personale infermieristico che, per forza di cose, non poteva dedicarsi pienamente ad un malato, che non è praticamente mai riuscito ad alzarsi da letto durante tutta la degenza e sino al suo decesso.
Inoltre, alla mia segnalazione di un problema ripetutosi più volte con il catetere, è stata richiesta una visita urologica solo dopo aver esercitato pressioni per verificare l'anomalia che avevo riscontrato.
Contesto inoltre la scarsa o meglio, quasi nulla, empatia nei confronti dei familiari del paziente in quanto, per avere informazioni sullo stato di salute di mio marito, ho dovuto spesso "cercare" i medici che talvolta ho trovato anche un po' sfuggenti e distaccati. Infine, a conferma della scarsa empatia, voglio dire ancora questo: mio marito è spirato il 4 gennaio scorso e il dott. Andorno, che lo aveva seguito nei giorni precedenti devo dire con una maggiore presenza, non ha pensato minimamente di farmi le condoglianze.
Grazie prof. Andorno
Caro Prof. Enzo Andorno, sono a Lei per ringraziarla per avermi dato la possibilità di festeggiare questo quarto santo NATALE! Le auguro di cuore Buone Feste (anche se so che Lei non si risparmierebbe neanche in questo periodo).
Riconoscenza
Non finirò mai di lodare la sua umanità e la sua professionalità: parlo del Prof. Enzo Andorno naturalmente.
Duodenocefalopancreasectomia
Intervento di duodenocefalopancreasectomia: solo il prof. Enzo Andorno e il dott. Giuliano Bottino possono eseguirlo.
Il prof. Andorno è una persona enorme.
Grazie a tutti.
Colecistectomia
Operata dal grandissimo professor Enzo Andorno, uscita dalla sala operatoria alle 10.30, alle 15.30 ero già in piedi. Nessun dolore post operatorio. Solamente tre buchini. Nessun fastidio. Reparto stupendo. Personale gentilissimo, preparato e presente. Medici competenti e sempre presenti anche loro. Mi sono fatta 100 km. per essere operata in questo reparto, ma ne è valsa la pena. Grandissima professionalità in tutti i sensi. Non finirò mai di ringraziarvi.
Grazie grazie grazie!
ESPERIENZA TRAPIANTO DI FEGATO 2007
MASSIMA SODDISFAZIONE. REPARTO OTTIMO SOTTO OGNI PUNTO DI VISTA.
Prof. Andorno: altissimo livello
Il dott. Andorno è professore di altissimo livello, che collabora molto bene con un altro professore molto, ma molto competente, il PROFESSORE ANTONINO PICCIOTTO, PER LA DIAGNOSI E LA CURA DELLE EPATITI.
ECCELLENTE IL DOTT. ENZO ANDORNO
OVAZIONE PER IL DOTT. ENZO ANDORNO A DIRETTORE DEL REPARTO TRAPIANTI. IL PROF. ANDORNO, OLTRE AD ESSER UN ECCELLENTE CHIRURGO, E' UNA SPLENDIDA PERSONA E DIRIGE EGREGIAMENTE IL REPARTO DI CHIRURGIA DI TRAPIANTO DI FEGATO. FORZA PROFESSORE CE LA FARAI.
PS: E' UNA VERGOGNA CHE CI SIANO INVECE PERSONE CHE, PER FAVORIRE LE LOBBIES POLITICHE E IL CLIENTELISMO, DETERMINO LE TEMPISTICHE PER PERSONE IN ATTESA DI TRAPIANTO.
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