Rianimazione Policlinico Federico II
Recensioni dei pazienti
3 recensioni
Grazie a pochi ma non a tutti
Mio fratello è stato purtroppo ricoverato presso il Reparto in questione dalla fine di Aprile del 2012 fino al 04 Luglio dello stesso anno (data in cui sfortunatamente è finito). Sono stati 68 giorni lunghi e interminabili caratterizzati da tanti alti e bassi e da una infinita altalena di emozioni. La sua situazione era estremamente critica (era disabile e questa condizione di certo non aiutava una buona e completa guarigione) ma, tuttavia, verso la metà di Giugno aveva ripreso completamente conoscenza e, dopo un periodo di distacco dal respiratore, era anche riuscito a respirare autonomamente. In pochissimi giorni è poi ricomparsa la polmonite che lo aveva condotto in rianimazione e, stavolta, con le difese immunitarie ormai logorate dalla grossa lotta fatta fino ad allora, è finito in brevissimo tempo. Ci fu detto che in rianimazione si possono prendere delle gravi infezioni... sinceramente non sono un medico e quindi non ho elementi per commentare o giudicare ma, con la massima libertà di pensiero, credo che ognuno di noi abbia il diritto di pretendere per sè stesso o per i propri cari, nel momento in cui purtroppo ci si trova costretti a dover affrontare una situazione e un Reparto del genere, oltre che la massima pulizia, anche la certezza di non incappare in nuove o vecchie infezioni! Ho voluto comunque riportare questo commento non per criticare o rinvangare il passato, ma per complimentarmi pubblicamente, anche se a distanza di tempo, con il Prof. De Rubertis, con il Dott. Zito e con la Dott.ssa Bifulco, 3 professionisti estremamente seri e caratterizzati da un'umanità davvero fuori dal comune. Ad ogni bollettino medico leggevo nei loro occhi la partecipazione alla nostra triste vicenda e sentivo che il nostro dolore era il loro! Ci hanno accompagnati passo dopo passo e giorno dopo giorno e il loro supporto psicologico ha aiutato me e la mia famiglia ad alleviare leggermente il dolore immenso provato per la scomparsa di Giovanni! E anche una parte del personale paramedico era estremamente corretta, preparata e contrassegnata da una spiccata umanità. Di tutti gli altri, non potendo e non sentendo di spendere le stesse parole, preferisco non parlare. Volendo sintetizzare, consiglierei alcune singole figure mediche, ma il Reparto nella sua interezza non mi ha completamente soddisfatto e questa mia analisi non è dovuta all'esito negativo della vicenda, ma a una visione a 360° del tutto.
Grande competenza ma manca la gestione
COSA DIRE, SI RIMANE ALLIBITI DI COME TANTO SAPERE E TANTA PROFESSIONALITA', SIA CHE SI TRATTI DI DOTTORI CHE INFERMIERI PER ARRIVARE AGLI ADDETTI DELLA SICUREZZA, SIANO MORTIFICATI DA UNA DIRIGENZA INCAPACE A GESTIRE NEL MODO PIU' PROFESSIONALE E OCULATO UN TALE PATRIMONIO. PURTROPPO, COME SPESSO ACCADE, LE STRUTTURE CI SONO MA MANCANO CONTROLLI AFFINCHE' ESSE FUNZIONINO NEL MODO PIU' CORRETTO (PULIZIA!!! ASSISTENZA, COMUNICAZIONE, RISPETTO DELLE LEGGI,ECC).
medici con la M maiuscola
Angeli senza ali, che hanno accompagnato mio padre al di là di questa vita terrena tenendolo per mano, evitandogli qualunque tipo di sofferenza una volta capito che aveva imboccato una strada senza ritorno.
Grazie al prof. De Rubertis, alla dott.ssa Piazza, al dott. Rispoli ed al dott. Iannuzzi, quest'ultimo dotato di un'umanità fuori dal comune. Papà ha lavorato 40 anni al policlinico e sono sicura che sarebbe contento nel vedermi scrivere queste parole.
Altri contenuti interessanti su QSalute