Rianimazione Ospedale Rieti

La mia gratitudine non ha i limiti. Le persone che lavorano in questo reparto mi hanno restituito la vita. Non posso chiamarli altro che angeli. Li ricorderò per tutta la vita. La loro professionalità, attenzione, cura sono ai massimi livelli. La mia seconda famiglia, grazie per esserci e ringrazio il destino che in percorso della mia vita mi ha portato da voi in ora più critica che esiste.

Dispnea terribile, stavamo in montagna e c'era il diluvio universale, dall'ambulanza ci chiamavano dicendo che sulle curve non potevano andare più veloci perché c'era un fiume di acqua.
Vedevo mio marito morirmi davanti agli occhi, quando è giunto il fuoristrada del medico (che con l'infermiera sono stati bravissimi) aveva 36 di ossimetria periferica! Di corsa endovene, ossigeno, quando è arrivata l'ambulanza già era in condizione di portarlo seduto nell'ambulanza.
Quindi all'ospedale con pressione massima 250/180 ove poi è andato in rianimazione condizioni molto gravi.

Degli Angeli, io credo siano medici particolari quelli che dedicano la loro vita a salvare la vita veramente in pericolo gravissimo, con tanta dedizione!
Tutti molto bravi e umani. Grazie.

Ancora ricoverato presso la terapia intensiva, non si sa ancora quale sia la causa di transaminasi altissime nel paziente, eppure forse basterebbe vedere quali sono stati i farmaci che il paziente diabetico ha assunto durante l'intervento e capire se qualcosa è stato somministrato senza prevenire l'aumento delle transaminasi (questo potrebbe essere una idea..).
Ringrazio comunque per l'alta competenza e professionalità fino ad ora dimostrate e non vi ringrazierò mai abbastanza se questo rimarrà solo un brutto sogno; che Alessandro possa abbracciare al più presto il suo nipotino di 8 mesi. grazie.