Rianimazione Ospedale Pertini di Roma
Recensioni dei pazienti
9 recensioni
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Grazie
Un'umanità rara contraddistingue questo luogo di dolore. Ogni parola, ogni gesto, ogni azione sanno di affetto paterno. Grazie per averci accolto, e poi raccolto.
Un ringraziamento particolare va al dott. Mazzini Paolo, dott. Casalena Paolo, dott. Mancini, e a tutti gli infermieri ed infermiere che chiamerò tutti Antonio, come uno dei tanti che per 2 mesi si sono presi cura di noi.
Che Dio vi benedica.
Cristiana Giannuzzi
Grazie di cuore al personale
Il 27 aprile 2020, in piena emergenza Covid-19, sono stata ricoverata d’urgenza nel reparto di rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma per una grave insufficienza respiratoria, causata da una polmonite bilaterale con versamento pleurico e forte sofferenza cardiaca.
Sono rimasta intubata e in pericolo di vita per quasi 10 giorni e poi, una volta guarita dalla polmonite, dopo diversi accertamenti al cuore, il 12 maggio sono stata trasferita nel reparto di Cardiologia dove mi hanno impiantato un defibrillatore per regolarizzare il ritmo cardiaco.
Desidero ringraziare i medici e il personale infermieristico del reparto di rianimazione, che mi hanno letteralmente donato una seconda vita, e i medici, gli infermieri e i tecnici del reparto di cardiologia dal quale sono stata stata dimessa il 22 maggio 2020 con un cuore più stabile, grazie al defibrillatore cardiaco che mi è stato impiantato e che continuano a monitorarmi via Wi-Fi anche da casa.
Grazie di cuore a tutti per avermi aiutato a rinascere a una vita nuova.
Ho trovato, oltre che a tanta umanità, grande competenza e pazienza verso una “paziente” come me che, di solito, non riesce a fidarsi facilmente e completamente del suo prossimo.
Elisabetta Venerosi Pesciolini
ECCELLENZA
E' la seconda volta che la mia anziana mamma viene ricoverata al Pertini, ed è la seconda volta che le salvano la vita. Mi spiace non aver scritto questo commento ieri invece di oggi, perchè avrei voluto che chi mi legge non potesse dire che grazie al fatto che sta bene, ora dico bene del reparto; se invece andava male, no. Eppure giuro che ieri avevo paura per la vita di mia mamma, ma pensavo le stesse cose. Parliamo sempre male di tutto quello che non va in Italia e ci scordiamo di annotare quando qualcosa funziona; non è solo questo il reparto coinvolto, scriverò in tante sedi, lo meritano.
Un grazie alla competenza, oltre l'infinita dolcezza e tenera ironia, della dottoressa Agus (spero di non aver sbagliato il nome), Io non ho incontrato infermiere, portantini o altri, ma ho trovato una traccia del loro passaggio in ogni angolino di mamma, non ultimo una bellissima codina di capelli grigi tutti ben raccolti e pettinati, che finivano in una treccina con tanto di fiocchetto di vellutino azzurrino pervinca alla punta. Ed è la cosa più romantica che ho fissato nella memoria per sempre.
Ringraziamento
Ringrazio di cuore tutto il personale del reparto, definendolo altamente preparato, gentile e con un alto senso civico. Grazie per aver contribuito a donarmi nuovamente all'affetto dei miei cari.
Con stima,
Liceti Gino (ricovero 27 novembre 2017).
Grande professionalità e rispetto del dolore
Mio padre è stato ricoverato nella Rianimazione a 4 posti letto perché la Rianimazione la stavano ristrutturando. Mi ricordo che tutto il personale era sempre presente e molto professionale, ma in particolar modo posso ringraziare la Dott.ssa Acciaro, il Dott. Mazzini e un infermiere di nome Stefano (moro con la barbetta) sempre molto gentile, pronto a porgerti la spalla quando serviva.
Grazie di cuore.
Umanità e grande delicatezza
Ho perso mia mamma venerdì scorso per una pancreatite acuta improvvisa e inaspettata. E' stata ricoverata due giorni e mezzo in rianimazione e i medici hanno tentato tutto per tenerla in vita. Sono rimasta molto colpita dal comportamento di tutto il personale che, nonostante un lavoro che dà poche soddisfazioni in quanto i pazienti, nella maggioranza, non escono vivi, ha una delicatezza, una umanità e una gentilezza incomparabili. Ringrazio tutti di cuore.
Profonda gratitudine
Scrivo a nome mio e della mia famiglia per esprimere la nostra più profonda gratitudine a coloro che hanno tentato di salvare la vita di mio padre in una battaglia purtroppo senza scampo.
Personale medico e paramedico molto preparato, ambiente molto confortevole ed igienico per il paziente e per i parenti. La vera chiave di tutto è apparsa la collaborazione tra i vari livelli dell'assistenza al malato ed il clima di umanità e di rispetto e cura per la persona. Grazie in particolar modo alla Dott.ssa Lola Acciaro, al Dott. Mazzini ed a tutti i medici che ci hanno supportato, al personale infermieristico, OSS ed OSA di questo meraviglioso reparto.
Un valido reparto
Mio padre è stato ricoverata in terapia intensiva per due mesi a seguito di un intervento chirurgico serio e delicato, che purtroppo lo ha poi portato alla morte. Il reparto di terapia intensiva è ottimo, così come splendidi e umani si sono mostrati tutti coloro che ne facevano parte, dai medici rianimatori agli infermieri. Hanno sempre mostrato grande umanità, serietà, competenza e disponibilità. Per quanto l'esperienza sia finita purtroppo con la morte di papà, ho un bellissimo ricordo di tutte quelle persone. Si sono prese cura di lui e do noi familiari fino all'ultimo, anche quando ormai aspettavamo soli che arrivasse il momento della morte. Lo hanno curato dal primo all'ultimo giorno con lo stesso impegno.
Un riconoscimento speciale al dott. Paolo Mazzini ed alla dottoressa Acciaro.
Grazie. Di cuore.
non ho parole
Otto mesi fa, causa crisi respiratoria di mi madre, ho conosciuto questo reparto, in cui la paziente è rimasta quasi 2 mesi.
In un reparto così delicato, e soprattutto doloroso in primis per il paziente e poi per i familiari, non ho riscontrato umanità nè tatto alcuni. Ma quello che ti distrugge psicologicamente è che in un reparto come la RIANIMAZIONE, dove purtroppo le possibilità d'uscita di un paziente sono poche, se non zero, manca l'UMILTA' da parte di alcuni medici, in particolare di un medico, che non ha esitato a dirci così spregiatamente: "tua mamma da qui non esce viva", nonchè di una dottoressa (da cui magari ti aspetti un po di sentimento materno) :"anche io ho perso persone care, e che ci posso fare?"...
Tra l'altro, con mamma ancora viva, ci chiedevano l'esame autoptico..
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