Riabilitazione Auxilium Vitae Volterra

Un mio amico carissimo, ricoverato per postumi di severa emorragia cerebrale, ritengo a ragion veduta che all'Auxilium Vitae non sia stato oggetto di intervento riabilitativo idoneo, tanto che ha perso pure l'uso della parte corporea funzionante. Concluso il percorso, è stato trasferito in altra struttura priva di assistenza riabilitativa, in un reparto di clinica destinato al fine vita. Con grande impegno sono riuscito a farlo trasferire in un centro dove hanno iniziato un percorso riabilitativo vero, anche se la situazione è ancora critica. Se malauguratamente vi trovate in situazioni del genere, consiglio, solo naturalmente in funzione dell'esperienza appena conclusa, di non considerare questa struttura per la cura dei vostri cari.

Mia madre è stata ricoverata in questa struttura, da cui siamo rimasti profondamente delusi. Medici, infermieri e OSS spesso assenti e pazienti lasciati a sè stessi.
Mai mai più!

Mio fratello, in seguito a colluttazione, viene ricoverato presso l'ospedale di Pontedera in rianimazione; successivamente viene trasferito in rianimazione a Volterra. Al centro Auxilium Vitae è stato assistito per quasi trenta giorni per la terapia del trauma polmonare e la tracheotomia, ossia riabilitazione e svezzamento. Dopo nemmeno un mese è stato trasferito con sondino nasogastrico nel centro intermedio senza completare lo svezzamento e la riabilitazione. La motivazione secondo loro era che era poco collaborativo (senza tener conto che l'atteggiamento dell'ammalato era dovuto al suo stato fisico). Quindi a terapia incompleta è stato trasferito al centro intermedio, dicendoci che dovevamo provvedere autonomamente a un fisioterapista, poichè il centro ne era sprovvisto. Ma il centro intermedio non accetta nessun fisioterapista esterno, quindi l'ammalato senza la fisioterapia può solo peggiorare!!! Tutto quello che hanno fatto nella rianimazione a Pontedera è stato vanificato e noi non sappiamo come aiutarlo, neppure in via privata. Non credo che l'atteggiamento del personale medico del reparto Auxilium abbia seguito il protocollo corretto...

Visita prescritta dal medico curante, al fine di iniziare un percorso atto a cercare di risolvere una cefalea storica.
Da subito la dottoressa si è dichiarata non competente per la specifica patologia, assente nell'ascolto e piuttosto frettolosa nell'esposizione di sintomi e diagnosi. Tempo perso.
(La recensione si riferisce unicamente alla mia esperienza con la specifica dottoressa, non posso dare giudizi sulla struttura).

Vorrei complimentarmi con tutto il personale di questa struttura (medici, infermieri, OSS) per la professionalità e disponibilità nonostante il mio caratterino, e la costante assistenza nei miei confronti.
Inoltre un infinito ringraziamento per tutti i fisioterapisti che hanno svolto un lavoro eccezionale, anzi, lo definirei un vero miracolo. Non dimenticherò mai quello che avete fatto per me.
Grazie di cuore.

Mio padre è stato ricoverato in questa struttura un mese e mezzo. Le camere sono poco pulite, nei bagni ci sono le trappole per topi e la struttura, forse bella in passato, adesso è vecchia e fatiscente.
I dottori sono competenti, anche se poco disponibili a dare informazioni ai familiari, ma non completamente attenti ai loro pazienti. Mio padre ha contratto il Covid-19 all'interno della struttura proprio una settimana fa. È inammissibile che il Covid entri in un reparto ospedaliero!! Quando è stato portato al Santa Chiara era in uno stato di IPERCATABOLISMO, cioè era talmente magro che aveva consumato il grasso e i muscoli che aveva in corpo. Erano giorni che chiedevo di nutrirlo e sostentarlo in maniera adeguata se non riusciva a mangiare a sufficienza, ma mi è stato risposto che non era il suo problema principale.. Adesso è in terapia intensiva, è in una fase acuta e non so se riuscirà a sopravvivere grazie alla negligenza dei dottori a Volterra!! Sto scrivendo questa recensione perché altri pazienti non debbano subire queste cose!

Mia madre è stata trasferita presso la riabilitazione neurologica dopo una settimana di ricovero in geriatria all’ospedale di Pisa - Cisanello dove, grazie alle amorevoli e competenti cure dei medici e infermieri, aveva cominciato a riutilizzare il braccio colpito per mangiare e lavarsi i denti e iniziava a riprendere l’uso della parola. Arrivata in questa clinica blasonata e decantata, ha avuto il tracollo. Premetto che causa post Covid potevamo vederla una volta a settimana, e inizialmente la trovavamo abbastanza bene, ma dopo 10 giorni invece era sempre addormentata e incapace di comunicare. Dietro nostra insistenza siamo riusciti con difficoltà a parlare con i medici e tra le righe capiamo che le venivano somministrati medicinali potenti per farla dormire la notte, ma nonostante questo ci assicuravano che la riabilitazione stava dando risultati (ci chiedevamo come fosse possibile visto che era sempre in stato soporoso).
Per farla breve, è stata dimessa e mandata a casa dopo 35 giorni di ricovero in uno stato notevolmente peggiore di come è stata ricoverata... senza aver avuto ulteriori episodi neurologici (confermato dagli stessi medici dopo nuove Tac), era disorientata nello spazio e nel tempo, non ha più mangiato da sola, nè camminato, nè parlato, cosa che invece faceva al momento del ricovero. Forse erano troppo alte le nostre aspettative, come ci è stato suggerito da una dottoressa, la stessa che ci diceva che era una coincidenza che la trovassimo sempre addormentata.
La nostra esperienza è stata davvero pessima; medici presuntuosi, infermieri poco attenti e solerti.
Mia madre non si è più ripresa, é deceduta dopo tre settimane dal ritorno a casa.

Mia madre è stata ricoverata il 09.03.2020 in piena emergenza coronavirus, a seguito degli esiti di una ischemia cerebrale acuta che ha lasciato una emiparesi lato sinistro e disfagia. Mamma era portatrice di numerose patologie, tra cui una depressione maggiore cronica con episodi pregressi di psicosi ed allucinazioni, controllata fino all'episodio dell'ischemia. Devo sottolineare la grande umanità e la professionalità con cui mamma è stata trattata, testimoniata da tanti episodi, tra cui, in un periodo così peculiare, la collaborazione pronta e vivace con cui il personale tutto faceva in modo che riuscissi a comunicare con mamma, dalla finestra (!) le poche volte in cui sono potuta andare, ma testimoniata principalmente dai miglioramenti innegabili e dal sorriso animato con cui si esprimeva anche l'ultima volta che l'ho vista.
Una nuova ischemia le è stata fatale. Il personale, a causa della contingenza e delle restrizioni dovute alle circostanze, ha dovuto far fronte a tutte le incombenze e lo ha fatto con amorevolezza, finanche la scelta degli indumenti per la vestizione.
Una struttura che, compatibilmente con i limiti del Servizio Sanitario Nazionale, riesce a far fronte con la professionalità e l'umanità degli operatori e dei responsabili anche a problematiche complesse.

Sono stata ricoverata per ben 4 mesi in Ugca e riabilitazione neurologica (3 in Urca e il resto in neurologica).
Non posso che parlare bene di tutto il personale, ho trovato in loro dei professionisti eccelsi, oltre che umani. Mi avevano detto che non avrei potuto camminare prima di 3 anni, ma in 3 mesi mi hanno messa in piedi anche se con ausili (la malattia è parecchio complessa e non sempre si ha una guarigione completa: ma non per colpa di loro, dato che dipende dalla ripresa dei nervi e non dalla terapia). I terapisti sono tutti ragazzi giovani con tanta voglia di fare e aiutare, e non come si trovano in tante strutture con la sola voglia di arrivare a fine mese. Andare via dalla struttura, alla fine, mi è anche dispiaciuto, perché non ho lasciato un ospedale, ma una FAMIGLIA che mi ha sopportata e supportata in ogni momento. Non vi ringraziero' mai abbastanza!

Grazie alla competenza e la professionalità di tutto il personale sono resuscitato.
Arrivato a Volterra dopo un intervento importante al cuore, immobile, senza forza fisica nè psicologica, mi hanno riattaccato le spine, rimettendomi al mondo incitandomi e spronandomi a ritornare autonomo.
Sono rimasto male nel leggere alcune recensioni negative, perche’ io ho trovato personale fantastico, preparato, disponibile, incredibilmente paziente.
Sì, è vero che l’ambiente meriterebbe un restyling e che la mensa non è il massimo, ma l’obiettivo medico e’ concreto.
Grazie a tutti quelli che mi hanno accudito e sopportato.
Oggi 21 maggio 2019 sto completando il recupero totale a casa.

Dopo 800 km. in ambulanza, mia madre in stato vegetativo ha raggiunto la sede di Volterra. La tanto decantata eccellenza e centro risveglio, per quella che è stata la nostra esperienza personale, si sono rivelate un flop. Nel modo più assoluto mia madre ha ricevuto stimolazioni sensoriali... e' stata semplicemente lasciata in un letto. Numerose sono state le pressioni per farci andare via e liberare il posto dopo solo 15 giorni (in particolare da parte di una scorbutica dottoressa che ci ha detto di portarla anche a casa). Mia madre aveva pressione e glicemia scompensati, una polmonite importante e una piaga purulenta e fetida che non sono stati in grado di prevenire o curare.. Per farla breve, l'abbiamo portata via con febbre e polmonite. Nella nuova struttura (adeguata ed eccellente davvero) sono rimasti basiti...

Sono arrivato con gli arti inferiori quasi completamente paralizzati a causa di una compressione midollare. Dopo sei mesi di riabilitazione sono riuscito a tornare a casa, sia col deambulatore che senza, con le mie gambe. Grazie di cuore a tutta la struttura, ai fisioterapisti che mi hanno assistito ed alla dottoressa Voci che mi ha supportato con grande professionalità e generosità.
Con riconoscenza.
Paolo Giani

Voglio ringraziare dal profondo del mio cuore tutto il personale dell'ospedale, a partire dalla gentilissima dott.ssa Voci, la coordinatrice Violante, i medici dell'UGCA e tutto il personale infermieristico e OSS. Abbiamo portato mio padre un 18 dicembre in gravissime condizioni dopo un grave trauma cranico. Il percorso è stato davvero lungo e tortuoso ma siamo stati accolti in maniera impeccabile. Si sono presi cura di mio padre sotto tutti i punti di vista. Gli hanno salvato la vita, sempre disponibili e professionali ci hanno accompagnato passo passo alla rinascita di mio padre. Siamo usciti dopo 8 mesi e mio padre ha lasciato l'ospedale sulle sue gambe. Vi siamo infinitamente grati per tutto quello che avete fatto per noi..

Medici a mio avviso poco preparati e personale carente sia a livello infermieristico che Oss; e dico carente proprio in tutti i sensi, sia in termini numerici che di formazione professionale.
Dopo lunga agonia mio zio è morto: un infarto (in un paziente che era sano di cuore).
Dal mattino che è stata fatta diagnosi, sono riusciti a trasferirlo in una rianimazione solo alle 16.30 del pomeriggio.
Ogni pomeriggio che gli abbiamo fatto visita lo abbiamo trovato nelle posizioni più insolite, inondato da catarri che colavano dalla tracheostomia, senza che nessuno lo aspirasse, flebo terminate senza essere sostituite, e per ultimo una infezione delle vie urinarie che ormai non usciva più urina ma solo pus.. VERGOGNA!
La gente spera di arrivare in un posto in cui qualcuno si prenda finalmente cura del tuo caro e ti possa ridare una speranza, ma non è cosi ragazzi..

Grazie di cuore a tutti per avermi ridato le mie gambe. Vi voglio bene! Bavissimi!!!
Flavio Pieri

Mio padre è entrato il 3 dicembre tracheotomizzato nel reparto di rianimazione di svezzamento per riabilitazione respiratoria. Oggi, dopo una negligenza e assenza della dottoressa e personale infermieristico addetto alla vigilanza dei monitor e pazienti, mio padre è morto soffocato perchè non sono intervenuti in tempo. Sono intervenuti anche i carabinieri per eseguire una denuncia a questi signori. Chiedo solamente che sia fatta giustizia in nome di mio padre e consiglio a tutti con il cuore di non portare nessun familiare in questo posto.

Nel febbraio 2015 mia moglie Gabriella è stata ricoverata a Cisanello per una emorragia cerebrale talamica destra e conseguente idrocefalo ostruttivo, dove le sono stati praticati gli interventi necessari. Non camminava più, parlava molto poco, con le mani gesticolava molto lentamente. Dopo l'abbiamo trasportata in degenza all'Auxilium Vitae di Volterra per circa cinquanta giorni per una Riabilitazione fisico-motoria; la riabilitazione è continuata con il trattamento in Day Hospital, che è tutt'ora in corso. Abbiamo visto anche dei miglioramenti in positivo. Sono rimasto colpito dalla competenza, dalla disponibilità e dalla grande umanità dimostrate nei confronti dei pazienti e familiari, anche da parte dello staff Medico, in particolare la Dr.ssa Loredana Voci, la Dr.ssa Federica Dominici, il Dr. Luciano Puzzolante e la coordinatrice dei Fisioterapisti Dr.ssa Tiziana Novelli, per le spiegazioni esaustive, i preziosi suggerimenti e per il proseguimento dell'iter diagnostico. Ringrazio la Caposala Francesca Violante e tutto il personale infermieristico ed in particolare tutte le OSS per la gentilezza e la cortesia durante tutto il periodo, sia del ricovero che del Day Hospital. E' doveroso da parte mia e di Gabriella, esprimere un grande riconoscimento e gratitudine, ad un gruppo eccezionale da persone professionali e competenti, qualità che non bisogna dare per scontate e che si fanno in quattro per sopperire a tutte le esigenze dei "malati-visto che questi sono tanti" e il personale molto poco, mi riferisco a tutti i Fisioterapisti, in particolare con quelli che abbiamo avuto più contatti: Monica, Debora, Rossella, Daniele e Fausto; i Logopedisti in particolare Elisabetta. Ma più di tutto per aver avuto molta attenzione nei confronti di Gabriella in modo che possa riacquistare quella abilità che l'aiuterebbero a vivere una vita normale.
Un Grazie ancora. Siete i migliori.. la Sanità italiana ha bisogno di persone come voi!
Roberto Zito

Struttura ottima sotto tutti i punti di vista. Un particolare plauso alla cortesia, competenza e serietà di tutto il personale.

Il tanto sbandierato centro di eccellenza a mio giudizio è solo fumo negli occhi.
Purtroppo la mamma è deceduta dopo numerose vicissitudini, ma soprattutto perché non è stata diagnosticata in tempo una grave malattia, scambiata per una semplice asma. L'incompetenza la fa da padrone, e l'ignoranza da parte di alcune infermiere è al limite della vergogna; intendo ignoranza di effettiva capacità nello svolgimento delle mansioni. Alla richiesta ad esempio di parlare con il medico riabilitatore, mi è stato risposto dalla responsabile "qui ci sono pneumologi, si rivolga all'ospizio per il medico riabilitatore" , eppure mi risulta che la figura del riabilitatore debba essere presente in riabilitazione!
Della sporcizia non dico niente.

Su consiglio della clinica pneumatologica, mio padre e' stato ricoverato presso la struttura per la riabilitazione respiratoria. Disorganizzazione totale, medici irreperibili, personale assistenziale carente, tutto e' ridotto al minimo, dal personale infermieristico agli addetti alle pulizie. E' stato dimesso peggio di quando e' entrato, anche psicologicamente.

Ho messo 1 perché zero non c'è.
Quello che è scritto da altri nei precedenti commenti è tutto vero dalla prima all'ultima parola... Anzi, è anche peggio.
Non consiglio il ricovero.

Mio padre e' stato ricoverato in questa struttura per 50 giorni con problemi respiratori. Siamo entrati che parlava.
In un mese non sono riusciti ad impostare macchina per ventilazione.. e lo chiamano centro di svezzamento....? Disorganizzazione totale, medici non preparati e in più presuntuosi.
Pulizia zero (infatti poi mio padre ha preso batteri, infezione e poi e' morto..).
Tutto è ridotto all'osso, dal personale infermieristico agli addetti alle pulizie. Stanze strette, vetri rotti, cattivi odori che escono dalle fogne... Insomma, questo sarebbe il bel centro di Volterra?

Mio padre e' stato ricoverato in agosto, e' stato un calvario, disorganizzazione, struttura sudicia (guano di piccione dappertutto), disagi a non finire per gli esami, medici latitanti, personale assistenziale carente.
E' stato dimesso che stava peggio di quando e' arrivato. Lo sconsigliò vivamente...

Mio padre è stato ricoverato in questa struttura per circa 10 giorni, in seguito ad un grosso intervento all'aorta.
Ogni tanto telefonavamo per sentire come stava e a rispondere erano i pazienti che dicevano: in questo momento gli infermieri e i medici non ci sono.. Una volta una signora mi ha detto: "forse sono in paese". Purtroppo sono potuta andare a trovarlo solo due volte e la camera era sporchissima, per terra c'erano cimici e mosconi morti (mio padre aveva una grossa infezione e questo non è stato d'aiuto).

Finalmente, dopo tot giorni, il medico si è accorto che doveva essere trasferito nuovamente in cardiochirurgia poichè aveva febbre alta e una infezione molto brutta. Per fortuna è andato tutto bene nonostante le vicissitudini. Nessuno dovrebbe meritare un trattamento del genere.

Sono stata ricoverata presso la struttura di riabilitazione polmonare dal 23/5/2014 al 14/6/2014. Quando sono arrivata stavo malissimo, ne sono uscita guarita.. Tutto grazie alla professionalita' e competenza dei medici e di tutto il personale paramedico. Un grazie di cuore al Direttore Dott. Ambrosino, al Dott Vagheggini, al Dott. DiPaco, al Dott. Matarrese, alla Dott.ssa Castria, alla Dott.ssa DiGiorgio, alla Dott.ssa Zito e agli infermieri, Oss, fisioterapisti e alla Dott.ssa Moretti per la loro gentilezza e pazienza avuta. Grazie per quello che fate.
Mi avete fatto sentire come a casa.
Maria Cristina

Mio padre ha passato poco piu’ di trenta giorni in questo centro per la riabilitazione. Sono sconcertata, assistenza pari a zero sia al paziente che alla famiglia. Volevamo parlare con i dottori che ricevevano il mercoledi’ e puntualmente erano sempre in assemblea. Non si sa se la tac gli sia stata fatta e se pure abbia fatto la giusta riabilitazione.. ho dei dubbi pure su questo. Alla dimissione hanno scritto che mio padre non aveva movimento degli arti ed invece il dottore che successivamente lo ha visitato ha riscontrato che sia la mano sinistra che la gamba sinistra si muovono e lui le muove se gli dici di alzarle….. questo dice tutto. Pessimo centro, pessima assistenza.

Sono stato ricoverato dopo un intervento di Bypass Aorto-Coronarico presso la struttura di Riabilitazione Cardiologica dell'Auxilium Vitae di Volterra. Indubbiamente, nonostante l'edificio sia in fase di ristrutturazione, ho avuto il massimo supporto riabilitativo, facendomi recuperare completamente tutte le funzioni psico-fisiche annientate dall'intervento. I medici e tutto il personale paramedico hanno dimostrato sin dal primo giorno competenza, disponibilità e gentilezza nei miei confronti. Il mio giudizio è quindi decisamente positivo, in particolar modo riferendomi alla competenza medica.

Sono stata all'0spedale Auxilium Vitae di Volterra nel reparto di riabilitazione neurologica. Avevo mio padre ricoverato e purtroppo ci siamo trovati malissimo. L'igiene era scarsa, anzi, direi quasi inesistente; il personale non era sensibile, anzi, sembrava ti prendessero in giro e trattavano i pazienti come dei numeri.
A mio padre è venuta una piaga da decubito perchè lo tenevano sempre nella stessa posizione su una carrozzina e la riabilitazione non esisteva proprio. Quando ho capito che non era assistito, l'ho portato via, ma ormai aveva già preso una grave infezione. Mio padre poi è morto. Non aggiungo altro, diventerei maleducata.

Mio fratello è stato ricoverato in agosto del 2012. Da subito ho notato la scarsa igiene in reparto, anche su i pazienti; infatti mio fratello ha preso una infezione! Per non parlare del personale, spesso fuori a fumare (tranne qualche eccezione).
E qui mi voglio fermare.

Mio padre è stato ricoverato in molte strutture per gravi problemi respiratori. Di questo ospedale ha parlato sempre benissimo, ricordandolo come il migliore dove sia mai stato. Il mio babbo è una persona semplice che non è affatto in grado di giudicare la professionalità di un medico, ma guarda solo a come è stato trattato ed in generale e come si è sentito. Direi che in questo posto le infermiere erano gentilissime e lo accudivano come fosse il loro papà, i medici erano sempre presenti ed è stato possibile anche a noi familiari, inclusi nipotini (e un nipotino di 1 anno disabile gravissimo), accedere alla struttura per "fare un salutino" al nonno, con estremo beneficio per lui e per noi. La prognosi, nel suo caso, è stata fausta.