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Lombosciatalgia e rischio disabilità
A gennaio di quest'anno il dolore è progressivamente cresciuto tanto da spingermi a cercare una soluzione... prima ortopedico, poi fisiatra e alla fine approdo all'ozonoterapia. Qualsiasi cosa andava bene per evitare l'operazione.
Prima di iniziare l'ozono faccio una nuova risonanza e scopro che l'ernia era ormai enorme e schiacciava tutti i fasci nervosi, ma il medico che mi avrebbe praticato l'ozono dice che è trattabile e che anzi, questa enorme dimensione è una condizione che facilita la disidratazione e la scomparsa dell'ernia da trattare.
Inizio l'ozono e il dolore si acuisce tanto da rendermi la vita invivibile (non dormivo neanche più). Ero ormai a metà percorso e, non capendo se fosse normale stare così, chiedo ad un amico chirurgo cosa fare e mi consiglia di fare un consulto con il dott. GAMBADORO.
E durante la visita scopro che ero ad alto rischio di perdere l'uso della gamba e il controllo dei muscoli della vescica, degli organi sessuali e sfinterici. Da un momento all'altro avrei perso il mio futuro.
A quel punto decido di farmi operare e mi affido ad un team di persone fantastiche oltre che di super professionisti.
Mi operano martedì e appena fuori dalla sala operatoria mi accorgo di non sentire più il dolore, mercoledì mi riesco ad alzare e giovedì sono tornata a casa. Non ci avrei mai creduto.
E anche lo stare in ospedale (prima volta per me) è stata un'esperienza di grande cura per cui mi sento di ringraziare tutto il team di medici, infermieri e OSS che mi hanno fatto sentire bene in ogni singolo minuto e in particolare il primario dott.ssa Tumbiolo per aver sviluppato questa grande squadra, l'infermiere FILIPPO GIGLIO che è stato un faro per me dal primo momento e in ultimo di nuovo il dott. Gambadoro, un chirurgo di eccellenza di rara umanità.
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