Dettagli Recensione
abbiamo incontrato un Angelo
Vi racconto la storia di mio figlio Antonio Lorenzo.. proprio da Vicenza, oggi stesso si è operato qui per la 7^ volta in otto mesi di vita. Gli fu diagnosticata in gravidanza un forma complessa di malformazione urologica, da noi a Napoli avevano cominciato a prenderla un po sotto tono senza dergli la giusta importanza, poi siamo venuti a contatto con un ANGELO... il dott. D'Agostino, al quale abbiamo esposto il problema telefonicamente ed abbiamo inviato le eco via mail. lui ha subito preso a cuore il nostro caso, ha organizzato il parto a Vicenza, subito dopo il parto mio figlio è stato ricoverato in terapia intensiva e da li si è cominciato con lo studiare la sua malformazione complessa (definita dallo stesso dottore un caso unico fino ad ora). Al 4° giorno di vita gli ha praticato una nefrostomia per salvare il rene sinistro (la creatinina era a 3.1 su un max di 0.6), al nono giorno di vita ha fatto l'ureterocutaneostomia sul rene destro, poi la valvola dell'uretra posteriore e la creatinina è scesa nei valori normali, poi ha fatto una cistoscopia ed ha tolto la nefrostomia, poi la decoartazione aortica (a Napoli) ed ora siamo quì per la prima fase di reimpianto dell'uretere destro... Signori il nostro è stato un dramma... ma grazie al dott. D'agostino e a tutto il reparto di chirurgia pediatrica del San Bortolo mio figlio avrà una vita normalissima. Oltre che dal punto di vista strettamente medico, ci hanno aiutato moralmente (in particolar modo il dott. D'agostino), ci siamo sentiti come... protetti, rassicurati, ed il dottore, anche a costo di scelte difficili ed in contrasto con alcuni colleghi, ha avuto ragione sul percorso da seguire e quando stamattina, dopo l'operazione, l'ho visto uscire sorridente e soddisfatto ho capito che c'è ancora gente che fa questo mestiere per rendere la vita del prossimo migliore!!! Ragazzi il meglio dell'urologia e gastroenterologia pediatrica d'Europa è in quel reparto... e non sono il solo a dirlo!
Ciao
Commenti
In un secondo momento stesso viene sottoposto al reimpianto degli ureteri (forse prematuro): fu un vero disastro. Mi ritrovavo con la prospettiva solo di fargli fare "la derivazione sulla cute degli ureteri". Disperato fermo questo ulteriore intervento. Per una serie di circostanze, e con un catetere in vescica, con mio figlio arrivo a Vicenza dove incontro un angelo dal nome di Giampiero Belloli. Un uomo semplice e di grande umanità. Ogni qualvolta penso a quest'uomo, mi commuovo. Con la sua sapienza, grande volontà e umanità, ripetendo con successo il reimpianto degli ureteri, ha regalato a mio figlio la vita.
Il Signore gli riservi il posto che egli merita. Grazie, grazie a tutte le persone che ho incontrato in quell'epoca dal 1984 in poi, dottori Musi, Campobasso e tutto il personale medico. Ogni volta che guardo mio figlio, oggi sposato e con due bellissime bambine, il pensiero corre nel tempo e ringrazio Dio e le persone che ho incontrato in questo ospedale negli anni ottanta.
Ho voluto ricordare quest'uomo chiamando il mio ultimo figlio "Giampiero", nato nel 1987. Ricordo di averglielo accennato, e lui sorridendo mi disse: perché non lo chiama Diego Armando (erano i tempi Maradona - io sono di Napoli). Ma lui aveva capito sapendo leggere nell'animo, che in qualche modo gli ero riconoscente. Poi il dott. Campobasso ha seguito mio figlio fino inizio anni 2000.
Altri contenuti interessanti su QSalute