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Qui nessuno è... siamo tutti speciali
Il 12 giugno 2017 giungo all'attenzione del pronto Soccorso di un nosocomio pugliese per una crisi ipoglicemica (39 mg/dl); vengo poi trasferito dopo quattro giorni presso l'Azienda Universitaria di riferimento per gli approfondimenti, ove mi sottopongono agli accertamenti del caso (Esami ematochimici, TAC, RMN, ECO ENDOSCOPIA,ETC.) fino a consigliarmi una consulenza chirurgica per asportazione di una massa intrapancreatica solida di circa 11 mm. A 44 anni giunge così il fulmine a ciel sereno che trafigge me stesso (infermiere da venti anni, vita dedicata alla cura degli altri) e la mia famiglia, il mio sociale. Mi trovo in piena turbolenza a gestire la mia glicemia e la refrattarietà a farmaci prescritti con dieta iperglucidica. Il peso aumenta in pochissimo tempo. Giunge l'ora della scelta... dopo esser stato continuamente sul pezzo e con i pareri di autorevoli amici chirurghi, in accordo con la mia famiglia si decide di consultare l'Istituto di chirurgia del pancreas guidata dal Prof. C. Bassi presso Verona, affidandoci alla segreteria Sig.ra Loredana Varaschin, la quale in brevissimo tempo, considerata la mia situazione clinica, mi predispone (e ne sono grato) appuntamento con il chirurgo dello staff Prof. Dott. Luca Landoni. Giungo a visita e l'autorevole chirurgo propone la chirurgia come arma efficace nel trattamento della mia neoplasia. Prospetta l'iter dopo aver visionato la parte diagnostica che viene confermata. Già in quell'incontro ne traggo notevole giovamento per la percezione di intenti e buoni propositi suggeriti. In breve tempo" la macchina" organizzativa dell'Istituto mi convoca per day hospital e subito dopo sono convocato per il ricovero 10 agosto (notte S. Lorenzo) e l'intervento chirurgico che viene eseguito l'11 agosto supportato da impianto pre operatorio di elastomero per la gestione del dolore a cura degli anestesisti. Le stelle hanno il loro ruolo. Mi armo di coraggio per superare anche questa prova della vita. Molti amici mi pensano e sono con me.
Accuratezza nei gesti, accesso venoso centrale, drenaggi post operatori, tutore pancreatico, presidio per nutrizione enterale sono state strategie messe in atto per la gestione secondaria di previste complicanze (fistola)... serve pazienza e forza. Ho sempre avuto la percezione di essere in buone mani, nonostante le fistole che hanno i loro tempi e che non sono brevi, ma ero sulla giusta strada. Il tempo anzi era il mio miglior alleato. TAC di controllo mobilizzazione dei drenaggi, altri piccoli passi verso casa...Talvolta stanco e provato ho dovuto attingere al proprio carattere, alla lettura, alla musica... nei momenti di fragilità interviene la psicologa "dei pigiami" dello staff Dott.ssa Marinelli Veronica. Volontà e forza per lasciare alle spalle questo problema con la sua SOLUZIONE. La pace con se stessi ha sempre aiutato. Ciò che è destinato a te troverà il modo di raggiungerti.
Con la mia testimonianza desidero divulgare la professionalità efficace ed efficiente di tutti gli ATTORI presenti in Istituto nessuno escluso/a in particolare Dott.ssa Fontana, Dott.ssa Bortolato, Dott.ssa Sereni gli Infermieri Tosi, La Russa, Mazzucco, Maculan gli OSS Giacopuzzi, Olivieri, Ermondi.
Il 4 settembre in visita nelle stanze di degenza il Prof. Bassi... la mia percezione durante il suo giro ai capezzali "qui nessuno è... siamo tutti "speciali". Grato a ciascuno per averne avuto cura della mia persona. La speranza è impegno robusto che non ha nulla a che spartire con la fuga.
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