Dettagli Recensione
Morire di setticemia..
Mia mamma è stata ricoverata il 29 ottobre 2014. Il 30 è stata operata per adenocarcinoma alla papilla di Vater. Dopo 7 ore di intervento è stata messa in terapia intensiva per precauzione, avendo gia' avuto in un precedente intervento un'embolia polmonare. Dopo il 2 giorni la mandano in reparto con una leggera febbre; sembra si stia riprendendo piano piano, tanto che il dottore che l'ha operata le dice che il giorno 6 novembre sarebbe potuta andare a casa. Dopo averle tolto tutti i tubicini, catetere.. ecc., lei comincia a vomitare, tanto che le rimettono il sondino al naso per i succhi gastrici.. La febbre comincia ad alzarsi e persiste, le sostituiscono il catetere della flebo per paura di infezione.. Fanno la tac.. tutto è nella norma ma la febbre continua ad aumentare.. Si decidono di darle gli antibiotici e alle mie domande di come mai la febbre persista, mi rispondono che devono fare effetto gli antibiotici e ci vogliono un paio di giorni.. Al secondo giorno mia mamma peggiora, la febbre va altissima e la ricoverano in terapia intensiva... La notte si aggrava e la mattina ci chiamano e ci dicono che mia mamma sta morendo e non sanno il perchè!!!! Le fanno 3 tac, tutto è a posto, anzi, è migliorato, ma mia mamma non si riprendera' piu' e da lì a poche ore il 9 novembre muore per arresto cardiaco dovuto ai forti farmaci. E' morta per setticemia in un ospedale all'avanguardia come la chirurgia B di Borgo Roma..
Infermieri (non tutti ma tanti) e caposale arroganti e maleducati.
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Vicina alla sua perdita.
Luana Valli
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