Dettagli Recensione
Meningo encefalite
Sono stata ricoverata per una decina di giorni presso il suddetto reparto per una meningo encefalite. Lavoro anch'io in ambito ospedaliero e quindi sono forse eccessivamente critica ma, nel corso della degenza, ho avuto modo di analizzare diversi aspetti.
Punti di forza sicuramente la disponibilità della Caposala nei confronti dei pazienti, camere ampie e ben attrezzate, possibilità di interloquire facilmente con i medici, pasti caldi e serviti in porzioni singole.
Punti critici:
- mancanza di una "carta di reparto" con informazioni di massima quali ad esempio mission, vision, orari vari, nominativi dell'equipe ecc.
- mancato rispetto delle competenze: forse per carenza di personale di supporto (OSS/OTAA), vengono affidati agli infermieri numerosi compiti incongrui quale consegna dei pasti, mero rifacimento dei letti, chiusura e ripristino dei sacchi per i rifiuti e per la biancheria, accompagnamento dei pazienti in giro per l'ospedale per l'esecuzione di esami e visite specialistiche
- scarsa assistenza in senso generale: sia nel mio caso, che in altri di cui sono venuta a conoscenza, spesso se non fosse stato presente un accompagnatore, il degente veniva lasciato per ore da solo senza alcun tipo di assistenza nemmeno per il supporto al soddisfacimento di bisogni primari...unico momento in cui si vede qualcuno la somministrazione della terapia e dei pasti! (il reparto prevede tutte stanze singole di isolamento). Nel mio caso in particolare sono rimasta ore a vomitare da sola senza che nessuno avesse la cura di allungarmi un telo pulito o di fornirmi un minimo di sostegno psicologico.
- pulizie inadeguate: è presente all'interno dell'ospedale una squadra pulizie. Una persona passava 2 volte al giorno ma appunto passava, non puliva!!!
- disorganizzazione per quanto riguarda l'espletamento di esami, procedure più o meno invasive, visite specialistiche: in più occasioni ero stata informata (dai medici) che avrei eseguito una visita o un esame ad una determinata ora ma queste poi "saltavano" per disguidi, disaccordi, mancati appuntamenti
- telefono e televisione in camera non funzionanti.
Ovviamente quando una persona viene ricoverata per un problema come il mio ha poca possibilità di scelta ma credo che, con pochi sforzi dal punto di vista organizzativo e relazionale, si potrebbe rendere molto più tollerabile una esperienza di per sè frustrante e disorientante come quella di un ricovero.
Commenti
La mia dimissione è stata con la frase "Signora non sappiamo più cosa farle la rimandiamo al mittente" forse mi hanno scambiato per un pacco.
E' vero che sono una paziente con grosse difficoltà, ma proprio per questo dovrei essere seguita con più attenzione, "fortunatamente" ho un'altra grave patologia e il medico che mi cura non mi ha mai lasciato sola.
Io sono entrata con le mie gambe, pesavo 53 chili, sono uscita sulla sedia a rotelle ed ero 43 chili; fortunatamente la mia famiglia non mi ha mai abbandonato ed è grazie a loro se ne sono uscita.
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