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Trattamento emorragia
La medicina è passione, la medicina è una missione. I medici combattono le malattie e come tali sono dei gladiatori, perchè le combattono fino alla fine... Io in questo reparto di gladiatori non ne ho trovati.
A Mosca, a New York, a Londra, a Varsavia, a Roma, a Napoli, lo specializzando del primo anno di qualsiasi specialità sa bene che quando c'è un'emorragia in atto deve agire in tempi brevi, i suoi tempi di reattività devono essere rapidi, perchè se ritarda i suoi interventi, si instaura una sindrome mortale che si chiama shock emorragico ed il paziente MUORE... Lo specializzando deve allora reintegrare subito le perdite con le trasfusioni e contemporaneamente deve richiedere immediatamente un'angiotac per capire da dove stia avvenendo la perdita.
Ebbene, mercoledì scorso papà ebbe un'emorragia, furono effettuate le trasfusioni di sangue, ma fino a sabato sera non fu eseguita una Tac, nonostante il figlio medico lo avesse suggerito da giovedì mattina.
Gli specializzandi, gli strutturati, i professori, il professore Guglielmi, nessuno di loro ha impedito che le condizioni di mio padre si aggravassero. Oggi mio padre è in fin di vita al Policlinico Borgo Roma di Verona nel reparto diretto dal professore Alfredo Guglielmi.
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