Dettagli Recensione

 
Ospedale Civile Maggiore di Verona Borgo Trento
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

UNA NOTTE INFERNALE AL PRONTO SOCCORSO

Venerdì 23 Ottobre alle ore 20:14 ho accompagnato mia moglie al pronto soccorso di questo Ospedale perché era caduta in casa battendo fortemente la faccia, con cospicua perdita di sangue dal naso e dal labbro inferiore e dolori un po' ovunque; abbiamo tamponato un po' queste contusioni con ghiaccio e, per quanto riguarda la perdita di sangue dal naso, con del cotone e con dei fazzoletti di carta. Arrivati al pronto soccorso le é stata presa subito la pressione e l'assistenza era cominciata bene. Le é stato assegnato un codice verde ed abbiamo cominciato ad attendere con pazienza il nostro turno, mentre mia moglie continuava a sanguinare dal labbro. Col codice verde si trovava inizialmente al 9° posto guardando l'utilissimo tabellone elettronico. I minuti, le mezze ore e le ore passavano, mia moglie continuava a sanguinare, ma si sa, nel contempo, intervenivano i codici gialli ed addirittura i codici rossi, che giustamente avevano la precedenza - e sino a qui nulla da dire.
Ma ad un certo punto verso le tre di notte, (erano già trascorse 7 ore dal nostro ingresso) mia moglie era salita in graduatoria, per così dire, si trovava al 6° posto, ma aveva davanti a sé due codici gialli e tre verdi; io continuavo ad osservare l'utilissimo tabellone elettronico e cominciavo a notare cose che non mi sembravano del tutto regolari. Una signora, codice verde, che comunque era arrivata prima di noi, e pertanto nulla da dire, come per magia, dopo essere andata allo sportello dell'accettazione, era stata trasformata in codice giallo. Pazienza, ma verso le 3:30 ho notato un altro cambiamento, a mio avviso molto grave (da notare che a quel punto la graduatoria di mia moglie era notevolmente migliorata, si trovava al primo posto e pertanto attendevamo una sua chiamata che non arrivava mai..). Ed ecco il cambiamento repentino: un codice verde, entrato alle ore 0:36, quattro ore e 15 minuti dopo di noi, si era trasformato d'incanto in giallo. A quel punto sono andato a protestare vivacemente allo sportello ed ho fatto presente la scorrettezza degli operatori dell'accettazione. La risposta è stata che loro agivano con coscienza, secondo le loro valutazioni. Io ho fatto presente che non ero assolutamente d'accordo, e che avrei fatto un reclamo formale. Pertanto la graduatoria di mia moglie peggiorava, da prima era transitata al sesto posto, perché nel frattempo erano entrati altri codici gialli, nemmeno a farlo apposta. Alle ore 4:15 del mattino, dopo ben 8 ore di attesa, ho deciso di tornarmene a casa insieme a mia moglie, restituendo alla simpatica infermiera il foglio col numero ed il codice e rinnovando le mie lamentele. Proprio mentre stavamo per uscire (si era già aperta la porta elettrica), nella sala di attesa dei pazienti, ha fatto ingresso un giovane medico del pronto soccorso, il quale scusandosi un po' con tutti e dicendo che era stata una notte veramente infernale e che non aveva avuto nemmeno il tempo di fare pipì, asseriva che non assicurava le visite ai codici verdi prima di un'ora e mezza/ due ore. Mi sono lamentato anche con lui, dell'accaduto, ma la risposta è stata che non era una sua responsabilità, ma dell'Accettazione.
Devo dire che il giovane medico mi ha fatto un po' pena ed ha tutta la mia comprensione.
Questa penosa storia finisce così.
Andrea Pappalardo

Patologia trattata
Trauma al volto da caduta.

Commenti

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Inviato da Lavinia
13 Aprile, 2016
Sicuramente mi spiace come si siano svolte le cose... Il fatto che più mi intristisce però è che, come SEMPRE, il medico viene visto come il salvatore della patria che poveretto non ha avuto tempo di lavorare, mentre gli infermieri vengono usati come capro espiatorio...
In risposta ad un earlier comment

Inviato da Alberto Rigatelli
25 Marzo, 2017
Esiste una concreta possibilità che il medico in questione fossi io, dato che mi ricordo sia della serata che del "discorso" alla sala d'aspetto.

Io sono uno dei dirigenti medici in forze al Pronto Soccorso dell'ospedale di Borgo Trento.

Tengo a precisare, per sola cronaca, che non ho mai pronunciato la frase che l'utente mi attribuisce che mi vede addossare la colpa all'accettazione (che peraltro non esiste, casomai il Triage).

Mi deprime innanzitutto che un gesto di rispetto nei confronti dell'utenza (nell'impossibilità di fare di più) sia stato manipolato così e, in secondo luogo, che ne venga fatta una penosa scusa per sollevare l'arcaico dissidio tra medico ed infermiere, cosa che personalmente non mi riguarda.

Quella notte uscii a parlare alla sala d'aspetto a nome mio e di tutti gli infermieri ed operatori che lavoravano in Pronto Soccorso con me in quel turno..peccato che tra le mie mansioni vi sia anche quella di mettere la faccia per gli altri.
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