Dettagli Recensione
Trattamento del tremore essenziale MRgFUS
Sono un paziente piemontese che è stato ricoverato la seconda volta, con tre giorni di degenza, presso il POLO NEUROCHIRURGICO CONFORTINI di Borgo Trento, dal 18 al 20 di dicembre 2023, per un intervento MRgFUS bilaterale.
Il primo trattamento, avvenuto il 09 novembre 2021, riguardò la mano destra; il secondo trattamento, avvenuto il 19 dicembre 2023, riguardò la mano sinistra. In entrambi i casi il risultato è stato notevolmente positivo, con piena soddisfazione dello scrivente. Nascere malato di tremore essenziale e apprendere dai diversi neurologi consultati (nei decenni passati) che le possibilità di guarire sono nulle, e che l’unica alternativa è quella di attenuare i sintomi con medicinali palliativi dagli effetti secondari non graditi, come la sonnolenza, ma poi venire a conoscenza, per mezzo di internet, che a Verona ci poteva essere qualche speranza di risolvere il problema, è stato come vedere la luce dopo anni di buio.
Dopo quest’ultimo intervento, con esito molto buono, oltre ogni aspettativa, anche se non conosco altri pazienti che, con il mio stesso problema si sono sottoposti all’MRgFUS, mi sembra di essere diventato una persona normale, almeno per quanto riguarda il tremore.
Il più bel regalo della mia vita l’ho avuto dal reparto di Neurologia e di Neuroradiologia dell’Ospedale di Borgo Trento di Verona. Durante le mie due degenze ho incontrato professionisti competenti, cordiali, disponibili, che sicuramente applicano la frase di Orazio “Vertere seria ludo”, mettendo il paziente al centro dell’attenzione; il lavoro, per chi si applica con entusiasmo e dedizione, non pesa, viene svolto con piacere, in attesa del risultato positivo finale e della soddisfazione dei degenti.
La componente più importante di un’azienda è, indubbiamente, il personale. Forse non tutti i malati che sono transitati nelle Vostre degenze saranno del mio parere, ma credo che buona parte di essi abbia percepito nei Medici e negli Infermieri il desiderio di riuscire a far bene il proprio lavoro.
Tra le persone che si sono occupate del mio caso vorrei menzionare il Dott. Ricciardi (Direttore dell’Unità Operativa “TRATTAMENTI NEURORADIOLOGICI CON ULTRASUONI”) che ha agito con prudenza ed efficacia nel gestire la macchina sorgente degli ultrasuoni; la Dott.ssa Bulgarelli, molto meticolosa nel rasare la testa e nel mettere il casco.
Un elogio particolare vorrei rivolgerlo ai due Giovani Medici che ho incontrato quest’ultima volta, il Dott. Paio e la Dott.ssa Mantovani, per l’impegno e la bravura dimostrati; io sono anziano, la vita volge verso la conclusione, il vedere dei giovani che vogliono progredire e migliorarsi mi tranquillizza perché il mondo sarà in buone mani.
Nell’ultima notte di degenza ho avuto come collega un certo sig. Luigi, il quale non riusciva ad esprimersi in modo comprensibile; ho apprezzato i numerosi tentavi fatti dalle infermiere per farlo parlare e poi anche per pulirlo; ad una mia precisa asserzione rivolta a una di esse: “Lavora troppo”, la risposta è stata: “Alle volte sono un po’ stanca, ma non mi lamento mai”.
Non c’è limite al meglio, ma purtroppo nemmeno al peggio, il bene per gli altri lo è anche per sè stessi, ma non tutti lo percepiscono e applicano la regola. Nel Reparto di Neurologia di Borgo Trento di Verona questo “Modus vivendi et modus operandi” sembra essere un dogma che è molto gradito e apprezzato dai pazienti che vi transitano.
Grazie moltissime.
Il paziente piemontese.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute