Dettagli Recensione
GRAZIE
All'attenzione del dottore Luciano Cristofori.
Salve dottore, finalmente mi accingo a scriverle in ritardo, la recensione promessale qualche tempo fa, che, un po' per indolenza, un po' per mancanza di tempo, ma soprattutto perché con la stessa non volevo illudere nessuno.
Più che una recensione, credo sia una specie di ringraziamento, diverso da quello retorico e soprattutto scritto con il cuore in mano.
Era ormai da diverso tempo (agosto) che avverto dolore e bruciore che dai glutei arriva sino alle caviglie, riesco a camminare per non più di cento metri e dopo devo obbligatoriamente sedermi. Dopo avere consultato 3 neurochirurghi, che per motivi diversi escludo, cercando su internet trovo il nome Luciano Cristofori, entro nel sito e leggo un po' di tutto, comprese le recensioni, mi convinco e chiamo il centro di Legnago, dove fa servizio in giorni prefissati (quello era uno di quelli). Al telefono mi dicono che la prima visita disponibile era da lì a 15 giorni, insisto chiedendo una visita subito perché nel frattempo ed ogni giorno mi aggravavo sempre più. La ragazza, gentilissima, al telefono mi promette che avrebbe parlato con il medico e dopo circa 1 ora mi chiama per chiedermi se nel pomeriggio ero disposto all'incontro. Felice rispondo di sì e dopo 3 ore circa me lo ritrovo davanti.
Entrando notai una piccola stanzetta con una scrivania, una stampante ed un portatile. Il dottore mi chiese subito che problema avessi e di vedere la RM. Da lì mi spiegò che avevo una stenosi lombare (praticamente restringimento del canale dove passa il nervo sciatico) e che dalla sua esperienza l'unica alternativa sarebbe stato l'intervento, non prima però di 3 mesi. Devo dire che, come si usa in Veneto, il medico è stato molto chiaro e soprattutto diretto. Uscendo, a pelle avvertii d'avere trovato quello giusto, l'unico problema restavano i 3 mesi d'attesa. Cominciai così a chiamare giornalmente il reparto e, dopo circa 10 giorni, finalmente arrivò la tanto agognata telefonata dall'ospedale: è Francesca che mi conferma come data dell'intervento lunedì 12 ottobre.
Mi dice che martedì sarei dovuto andare per gli esami di routine, il giovedì per il colloquio con l'anestesista e sabato per il tampone. Chiudo la telefonata e dopo un primo momento di contentezza avverto come un pugno allo stomaco.. Ebbene sì: dopo vari interventi chirurgici (due anche gravi) per la prima volta ho paura.
Nella settimana degli esami vengo richiamato dal reparto per anticipare il giorno del ricovero a domenica pomeriggio, in modo d'essere già pronto il lunedì mattina e cosi mi ritrovo da solo in reparto a pensare tanto, anche la possibilità della non riuscita dell'intervento e quindi, rimanere seduto. Di tutto questo vengo informato dal medico di turno, che mi fa firmare tutte le carte riguardanti il pericolo dell'intervento.
Il lunedì in perfetto orario le due infermiere mi portano le calze da indossare e mi portano in sala operatoria; lì ad accogliermi trovo la mia prima bella (in tutti i sensi) sorpresa, l'anestesista Alessia, che insieme a Samuele riescono a tranquillizzarmi ed a farmi addormentare con un bel giro di testa.
Mi sveglio dopo circa 3 ore e ritrovo ancora Alessia al mio fianco e dopo un po', ancora stordito, la sagoma del dottore Cristofori che dandomi la mano mi conferma che tutto è andato bene.
Mi risveglio in reparto e la prima cosa che mi ricordo da fare è alzare tutte e due le gambe; dopo chiamo la mia compagna ed i miei ragazzi.
Tutto questo succedeva 3 mesi fa ed oggi posso dire che sto benissimo.
Volevo, con queste due righe, salutare tutto il reparto di Neurochirurgia, sono stato coccolato e mai mi sono sentito solo, avvertivo anche di notte il controllo continuo delle infermiere di turno, da Francesca, Silvia, Simona a Rosa - sicuramente dimenticherò il nome di qualcuno, ma voglio dire che siete stati tutti eccezionali, professionali, disponibili, cortesi ed attentissimi.
Sono sicuro inoltre che non sono stato un privilegiato, ma che siete voi ad essere così.. Cercate di non cambiare mai.
Un abbraccio a tutto il reparto e permettetemi di stringere ancora una volta la mano al Dott. Luciano Cristofori.
GRAZIE.
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