Dettagli Recensione

Purtroppo non posso condividere che amarezza e delusione per come mio padre é stato preso in cura. E l'amarezza non é dovuta all'esito fatale della malattia, bensí alla scarsa sensibilitá e umanitá di chi l'ha seguito durante il suo percorso terapeutico. Ho esperienza diretta di altre strutture ospedaliere che trattano la medesima patologia ma con un approccio umano e professionale ben diverso. Poca attenzione al paziente e ai suoi familiari, spesso risposte sgarbate delle infermiere (per caritá, non tutte, occorre distinguere), poca organizzazione... e tutto ció non si giustifica con la carenza di personale. Il malato non é un numero, é una persona! Forse bisognerebbe ricordare che cos'é il "Giuramento di Ippocrate", se ancora ha un valore... Ripeto, non accuso nessuno per l'esito negativo della malattia. Con il cancro si vince o si perde, i miracoli li fa Qualcuno al di sopra di tutti. Ma la mancanza di sensibilitá, questa sì... E non parlo nemmeno del giusto distacco professionale che ci deve essere. Qui parliamo di un paziente ridotto ad un numero, forse anche statistico... Di sicuro, in futuro, questa struttura non sará mai scelta nè per me né per altri miei familiari. Esistono altre realtá ospedaliere molto più vicine al malato. Ed altrettanto professionalmente valide.