Dettagli Recensione
Medici e infermieri come angeli
Pronto soccorso del Policlinico Umberto I:
un luogo di umanità dolente dove i medici e gli infermieri esplicano in maniera egregia il loro "mestiere".
Il pronto soccorso è in genere un luogo demonizzato sia nelle credenze comuni che a seguito di alcune esperienze concrete. Quale sia stato, dunque, il nostro stupore nell'esperienza che abbiamo avuto all'accettazione del pronto soccorso del Policlinico Umberto I è difficile da esprimere. Non crediamo di aver mai visto una "operosità" così vigile e attenta e una capacità di svolgere il proprio "mestiere", da parte di medici e infermieri, così intensa e scevra da qualsiasi risparmio di fatica. In particolare abbiamo apprezzato l'operato del dott. Luigi Simonelli.
Il "salotto" (così mi è stato detto che i medici lo chiamano nel loro gergo) è una grande sala rettangolare divisa in due, sul lato lungo, da un muretto basso a cui sono attaccati i dispositivi per le cure mediche. Le barelle (circa 20) si allineano perpendicolarmente sui due lati del muretto, Intorno ci sono alcune stanze per i medici e per le analisi di urgenza.
Questo salotto è l'anticamera del ricovero dove vengono effettuati i primi accertamenti e dove si resta in attesa di un letto libero nel reparto appropriato.
In questa stanza il lavoro dei medici e degli infermieri è febbrile, non si fermano un istante e sono sempre pronti e vigili a prestare le cure e a "costruire" nel modo più adeguato le diagnosi.
Ma il fatto veramente rilevante, almeno per quanto riguarda la nostra esperienza, è l'umanità, che oltre alla tecnica medica, queste persone sono in grado di dimostrare. Il loro lavoro viene svolto come un "mestiere" con la capacità e la competenza del professionista unite alla umanità (nei confronti dei pazienti e dei loro parenti) e alla flessibilità di una gestione intelligente sicuramente lontana dagli atteggiamenti ieratici del grande professore. Insomma la capacità di "sporcarsi le mani", nel vero senso della parola, pervade il sistema di lavoro, pur in presenza delle difficoltà che si incontrano a causa di alcune carenze della struttura e dell'affollamento.
Manuela Ricci, Pietro Secchi
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