Dettagli Recensione
Tardivo consulto oncologico
Mia sorella, operata di carcinoma polmonare in modo egregio non avendo al momento metastasi visibili alla TAC, è stata considerata affetta da tumore al I stadio senza metastasi e quindi da non sottoporre nè a chemio, nè a radioterapia dopo pneumnectomia, senza richiedere un consulto oncologico, anche se più volte richiesto dai familiari della paziente durante i successivi controlli. Dopo tre mesi dall'intervento si manifesta una metastasi vertebrale con dolore acuto e si richiede intervento chirurgico decompressivo, ma non risolutivo, con conseguenze devastanti nonostante la radioterapia e la chemioterapia, con danno permanente e paraplegia. Mi chiedo perchè non sa stato richiesto prima il consulto oncologico, magari si sarebbe intervenuti più tempestivamente, cosa fondamentale in queste patologie così gravi. Forse le cose sarebbero andate allo stesso modo, ma il dubbio su una imperdonabile leggerezza di fronte ad una patologia così grave, resta.
Commenti
Per me questo è stato un tragico errore, perchè lasciare senza chemio e senza un consulto oncologico un malato del genere non si spiega. So di altri casi analoghi in cui è prassi fare prima la chemio e poi operare, e continuare la chemio anche dopo. Non ultimo un amico che ora sta bene e non ha più tracce della malattia ai controlli. Il dubbio, che ora è quasi una certezza, che si sia sbagliato completamente l'approccio alla malattia, mi tormenta. Ora non c'è più nulla da fare ormai! In certi momenti ci si affida totalmente ai medici, gli si consegna la propria sorte e tutto ciò che ci dicono per noi è Vangelo! e quando ti dicono che non c'è bisogno nè di chemio nè di radio, si è certamente contenti! Ma se poi è un errore, lo sappiamo solo troppo tardi!
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