Dettagli Recensione

 
Policlinico Umberto I di Roma
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Non ci siamo proprio!

Questa sara' la prima di una serie di recensioni che scriverò nel rispetto di mio padre che non c'è più. Quando il dottore ci disse la diagnosi, da figlia la prima cosa che ho fatto è stata quella di andare a leggere tutte le recensioni di famiglie che avevano o stavano vivendo la tragedia che stavo vivendo io. Quindi ho promesso a me stessa di raccontare in questo spazio ciò che ci è capitato (e chi mi leggerà avrà le proprie opinioni nel caso avesse il mio stesso percorso!!).
Siamo entrati in pronto soccorso il 7 giugno 2023 in codice arancione, quindi abbastanza grave. Premetto che una ventina di giorni prima (12 maggio IN ONCOLOGIA B) avevamo avuto la terribile notizia di un carcinoma polmonare in stato avanzatissimo ed ecco perché abbiamo fatto accesso al PS di questo ospedale, senza andare in un altro e ripetere tutta la storia ma, anzi, proprio per affrettarsi perché qualcosa stava succedendo! Entriamo nel tardo pomeriggio e, dopo il triage, ci portano immediatamente in una grande sala dove mi resi conto di stare in trincea. Tutti lettini uno accanto all'altro con malati (quasi tutti grandi o anziani) nudi, solo con il pannolone! Mi scoraggio molto, ma il mio obiettivo era fare star bene mio padre, quindi cerco di essere forte, almeno davanti a lui.
Mentre lasciano la barella in mezzo alla sala (perché veramente non c'era posto) una giovanissima una infermiera o OSS, si avvicina a noi e con aria scocciata si rivolge al collega dicendo:" MA QUESTO LO LASCI QUI? SPOSTALO!
Io non so cosa mi abbia fermato...
Vabbè entriamo in una stanza adiacente alla grande sala e parliamo proprio con una dottoressa, che era arrabbiatissima (ma come biasimarla), non con noi ovviamente, ma nonostante tutto devo ringraziarla perché e' riuscita ad entrare in empatia con un uomo di 66 anni che fino a due giorni prima camminava, lavorava e conduceva una vita normale, pur sapendo di essere malato e che avrebbe A BREVE iniziato la chemioterapia e invece si è ritrovato a nn camminare più, ad avere un occhio chiuso inspiegabilmente e a non avere il controllo sfinterico. Mio padre viene trattenuto lì e mi viene spiegato, sempre da lei, che la questione e' molto seria... Lì ci rimane 3 giorni, cioè nel corridoio del pronto soccorso davanti ad una porta blu (che divide il pronto soccorso dalla sala di attesa) e da lì inizia il suo/nostro calvario. Un parente che ha un malato al PS NON PUO' ENTRARE a vedere la persona cara, le informazioni le chiedi nella grande sala di attesa dove c'è il gabbiotto con persone addette a rispondere alle domande o info dei parenti.
Comunque, attendi fuori che l'addetto ti chiami per cognome e ti accompagni dal medico attraversando proprio il corridoio del PS, dove nel mio caso c'era mio padre, e non ti è concessa la possibilità di poterlo salutare e lasciarlo lì immerso nei suoi pensieri e paure e non poterlo neanche rassicurare (il Cell non prende) ma anzi, devi sbrigarti a raggiungere la sala dove il medico ti sta aspettando per dedicarti massimo tre minuti del suo tempo... Vanno talmente tanto di fretta che non hai il diritto, da ignorante, di fare due domande in più, quindi l'unica cosa che puoi fare, che ho fatto, è ascoltare tutte quelle parole incomprensibili, tornare a casa e guardare su Google..

Il PS con un paziente ONCOLOGICO così grave, con metastasi al cervello, con valori epatici alle stelle e tanto altro, ha impiegato 3 giorni (PERCHE' NN C'E' IL REPARTO ONCOLOGICO) per potergli dare un letto, cosa che avviene ufficialmente il 10 giugno con l'arrivo di mio padre all'holding area.
Il mio racconto sul PS finisce qui.

Patologia trattata
Carcinoma polmonare con metastasi: perdita controllo sfinterico, giramenti di testa, annebbiamento.
Esito della cura
Nessuna guarigione

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