Dettagli Recensione

 
Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Politrauma da schiacciamento

Dopo un mese di ricovero in prima terapia intensiva (voto 10) per frattura esposta di tibia e perone, frattura scomposta di bacino a sinistra, frattura di bacino a destra, frattura di 3 vertebre lombari (l1, l2, l3), lussazione della vertebra sacrale, sub-amputazione del braccio a livello omerale, frattura di ulna, frattura di 3 costole, sono stato trasferito i primi di maggio in Ortopedia traumatologica. Qui purtroppo la situazione è cambiata drasticamente in peggio. Senza dilungarmi troppo, il motivo della contestazione è il fatto che, giunto in questo reparto rimaneva da risolvere, indicativamente a giugno, così come concordato con il primario: la grave frattura dell'omero stabilizzata provvisoriamente con un fissatore esterno, da rimuovere e applicare placche e viti e la ricostruzione del nervo radiale - per il quale già si parlava di un trasferimento in un centro specializzato se a Udine non fossero stati in grado di procedere.
Morale della favola: dimesso a metà luglio su due piedi, di operare l'omero non ne volevano sapere e del trasferimento in un centro specializzato più nulla.
A fine agosto in ambulatorio ortopedico addirittura mi veniva detto che si poteva attendere anche un anno. Ogni promessa disattesa. Risultato: operato al CTO di Torino dal primario Battiston in libera professione a ottobre causa i 6 mesi trascorsi inutilmente, per non dover attendere la lunga lista di attesa e non rischiare di rendere vano l'intervento per il troppo tempo ormai trascorso dall'incidente: rimozione fissatore esterno, cruentazione focolaio osseo psa, riduzione e osteosintesi omero con placche, neurolisi nervo radiale e mediano, ricostruzione radiale e mediano con innesti da n.radiale sensitivo e cutaneo e n.surale, reinserzione bicipite distale con larsen, release muscolo aponeurotico masse flessorie avambraccio.
A 3 mesi dall'intervento, il braccio è migliorato moltissimo e ci sono buoni segni di ripresa, alla faccia dell'ortopedia di Udine. Ringrazio invece vivamente il dott. Candido e il personale infermieristico e OSS. Rimane sempre il rimorso per i mesi persi, soprattutto i primi, che per la rigenerazione nervosa sono i migliori. Se non erano in grado di gestire la situazione, bastava dirlo per tempo, non con un mese e mezzo di ritardo e alle porte delle ferie di agosto, mi sarei arrangiato da solo subito, così come ho dovuto fare poi e a mie spese.

Patologia trattata
Sub-amputazione braccio dx e politraumi.
Esito della cura
Guarigione parziale

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