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RINGRAZIAMENTI
Oggi sono trascorsi esattamente 3 mesi da quell’ 11 marzo in cui Marco, quindicenne, è stato ricoverato in condizioni estremamente critiche presso l’Ospedale di Treviso, colpito da ischemia cerebrale durante una partita di basket.
Ora Marco comprende ed è consapevole, legge mentalmente, dice e scrive già qualche parola, muove normalmente gli arti della parte sinistra e riesce a fare, seppur con fatica, anche qualche movimento con il braccio destro ma, soprattutto, cammina senza l'aiuto di alcun ausilio. Da pochi giorni è stato trasferito presso l’Ospedale riabilitativo di Motta di Livenza per continuare il lavoro iniziato a Treviso. Domenica scorsa, usufruendo di alcune ore di permesso, ha potuto anche sedersi in panchina con la sua squadra di basket per l'ultima partita della stagione (era la cosa a cui più teneva). Proprio la stessa panca da cui tutto era iniziato tre mesi fa. In questa ricorrenza Marco e i suoi famigliari ritengono doveroso esprimere la propria immensa gratitudine a coloro che hanno permesso tutto ciò, facendo sì che Marco possa oggi aspirare ad una vita normale. Marco infatti non si troverebbe di certo nella situazione attuale senza il primo, vitale, delicatissimo intervento eseguito dal direttore del reparto di Neuroradiologia Francesco Di Paola, senza il quale Marco non sarebbe più qui con noi, e il secondo di craniectomia decompressiva, eseguito dal dott. Luca Basaldella, fino all’ultimo, ricostruttivo, eseguito dal dott. Jacopo Del Verme, quest’ultimi facenti parte del reparto di Neurochirurgia, e dalle rispettive équipe, con l’encomiabile lavoro degli anestesisti-rianimatori, fra cui il dott. Marco Falzarano, presente in tutti gli interventi. Contributo fondamentale è stato dato anche dalla professionalità, competenza e umanità di tutti i medici componenti il team del reparto di Terapia intensiva.
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