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La doppia faccia della medaglia
In questi giorni i miei figli mi hanno regalato per il mio compleanno un pc portatile al fine di poter trascorrere le giornate con più divagazioni. Navigando un pò qua ed un pò là, mi sono imbattuto in questi sito dove vengono riportati, giustamente, ringraziamenti ed altro da parte di alcuni pazienti nei confronti di Professori che hanno risolto i loro problemi, così che gli stessi pazienti dopo lungo tempo di tribolazioni si vedono rivivere la loro vita normalmente. Certamente nulla da togliere alla professionalità e spesso anche al sacrificio di queste persone che nella complessità riescono a ridare speranza e vita a moltissimi sfortunati. Dobbiamo però stare sempre con i piedi per terra, visto che dopo due interventi subìti a distanza di 24 ore l’uno dall’altro, di cui il secondo per togliere un vasto ematoma che comprimeva il midollo a seguito del primo intervento nella zona dorsale D8 -D9, trascorsi ormai già 6 anni dall’intervento, mi trovo qui seduto con le gambe informicolate, con scarsa sensibilità, con la difficoltà di stare seduto o a letto e con la difficoltà di trovare una posizione per evitare dolore e forti scariche alle gambe; per non parlare della difficoltà a camminare e a stare fra le persone causa equilibrio.. Per andare avanti alla meglio sono costretto a non tralasciare fisioterapie per lunghi periodi dell’anno. Per me con il Professor Petrini è andata così. Ho voluto con questo riportare anche lo stato d’animo di chi, in silenzio, non ha trovato dopo l’intervento un miglioramento, ma un aggravio della situazione iniziale e magari gli è stato pure detto che la colpa è del rischio. All’epoca dei fatti avevo 59 anni.
Cosa a parte, anche a distanza di anni, un ringraziamento ed un saluto a tutto lo staff di corsia.
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