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Esperienza di mia nonna
Mia nonna è stata al pronto soccorso dalla mattina di martedì 27 fino alla mattina di mercoledì 28. Mi ha riferito che durante la notte non è riuscita a riposare a causa delle continue risate e schiamazzi da parte degli infermieri che, non avendo pazienti, stavano tra loro. Alla richiesta di mia nonna di abbassare un po’ la voce (e quindi non ha chiesto di fare silenzio, ma semplicemente di abbassare la voce), le è stato risposto “lei non sa dove è? È in un pronto soccorso”, come a giustificare il fatto che loro stessero parlando a voce molto alta. Successivamente, è stata persino presa in giro per aver chiesto cortesemente di poter riposare. Inoltre, mia nonna è anemica e nello spogliarla per fare una radiografia, le hanno tolto il tappino dell’ago in vena, facendole uscire molto sangue e non se ne sono nemmeno accorti! È stata mia nonna ad accorgersene e a chiedere un aiuto. Infine, nel verbale che ci hanno consegnato, hanno scritto che durante la notte è stata sempre accompagnata in bagno, quando invece è sempre andata completamente sola. Chiedo cortesemente di verificare la professionalità degli infermieri di turno e soprattutto chiedo di porre più attenzione all’umanità e all’empatia con cui andrebbero trattati i pazienti, soprattutto in un pronto soccorso.
P.s. Sto parlando esclusivamente di infermieri/infermiere e non di dottori/dottoresse.
P.p.s. Hanno fatto tornare a casa mia nonna con la pressione a 200 (la massima).
Aggiungo che mia nonna ha un’invalidità del 90% e patologie gravi.
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