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Sospetta ernia del disco
Si vedono subito, appena metti piede nel pronto soccorso di Sassari, la disorganizzazione e inefficienza del reparto. Pazienti in barella sofferenti parcheggiati nel corridoio esausti dopo decine di ore di attesa (io e mia moglie abbiamo aspettato 13 ore, dalle 3.00 del pomeriggio alle 4.00 di notte con una richiesta urgente del medico di famiglia di una risonanza magnetica per una sospetta e dolorosissima ernia del disco, mandati via in maniera sgarbata senza risonanza e proponendo una cura antidolorifica senza neanche approfondire le cause); infermieri che litigano con pazienti che aspettano da ore; turisti sconcertati che manifestano il loro disappunto per la disorganizzazione e che dopo ore di attesa decidono di portare via i loro malati promettendo di denunciare la cosa - ed infermieri che non li trattengono, anzi, quasi sperano che vadano via. Decine di persone che vengono chiamate al microfono ma che ormai hanno abbandonato il pronto soccorso da ore. Ovviamente gli infermieri fanno quello che possono, ma si legge nel viso il senso di frustrazione. Qualcuno può pensare “forse sei capitato nel giorno sbagliato”, ma la verità è che è da anni che le cose vanno avanti così. Ho accompagnato nel tempo amici, parenti. È sempre la stessa storia. Non si può certo dire di essere orgogliosi di un simile reparto.
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