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Morte di mio Papà per setticemia
Mio Papà è stato operato il 7 Ottobre per Resezione del collo vescicale e revisione di loggia prostatica. Dimesso il 9 senza particolari indicazioni a comportamenti da tenere per evitare complicazioni.
Il 13 Novembre aveva dalla tarda mattinata sempre stimolo ad urinare ma usciva solo un filetto di sangue.
Recatosi accompagnato da me al Pronto Soccorso in tarda serata gli hanno trovato dei grumi di sangue all'uscita delle vie urinarie e gli hanno messo un catetere dicendo di tornare la mattina successiva al Polo endoscopico per visita urologica. Qui gli sono stati fatti dei lavaggi durati un paio d'ore per togliere i grumi e cambiato il catetere. Quella mattina c'era la Dottoressa Adara Caruso che è la stessa che lo aveva operato. Mandato a casa con il catetere da rimuovere Lunedì 18 senza nessuna indicazione su come comportarsi con il catetere. Lunedì 18 tolto il catetere, il Dottore che c'era ha solo guardato le urine di mio Papà che gli parevano belle e lo ha rimandato a casa senza parlarci di possibilità di infezione e di sintomi da tenere d'occhio (un'analisi delle urine no?).
Al ritorno a casa mio Papà per qualche giorno non è stato tanto bene, era stanco e aveva avuto anche dei brividi senza febbre che gli erano passati coprendolo un po' di più.
Visto che non avevamo avuto nessuna indicazione non è che noi pensavamo a chissà che, da quando aveva il catetere ha preso anche un antibiotico per profilassi per 6-7 giorni.
Al Venerdì si è recato dalla Dottoressa di base, appena là gli sono ricominciati i brividi e la Dottoressa ha deciso di chiamare il 118 parlando di probabile Setticemia.
Al Pronto Soccorso Codice Verde il Dottore ha detto che per lui l'infezione era solo alle vie urinarie e che nelle vie aeree aveva solo un veletto che per lui non era niente e che per lui era dimettibile ma che lo avrebbe tenuto lì una notte visto che aveva posto in OBI.
Il Sabato mattina aveva 40 di febbre, nonostante questo la Dottoressa di turno lo ha visto solo il pomeriggio. Durante il giorno la temperatura non è mai scesa sotto 39.
Comunque a me non dava l'impressione di una persona che stava per morire.
La Domenica mattina si è svegliato con un gran fiatone e quella mattina ha fatto tre arresti cardiaci prima di morire. Gli hanno fatto la Tac ai polmoni dopo il primo arresto cardiaco accorgendosi che anche i polmoni erano tutti infetti e anche il cuore era compromesso. Trasferito in Rianimazione ma ormai non c'era più nulla da fare.
Pensavo che le Operazioni programmate servissero a fare stare meglio i Pazienti, non a farli morire. E umanità ed empatia in questo Ospedale esistono solo in Rianimazione?
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