Dettagli Recensione
Il Reparto Senologia e Chirurgia della mammella
Reparto Senologia e Chirurgia della mammella dell’ospedale Santo Spirito di Roma: meglio il S.S.N. di qualsiasi clinica privata!
Al professor Pierluigi Bonatti, chiunque si sia trovato a conoscerlo, riconosce, oltre alla magistrale bravura tecnica e professionale di chirurgo, doti umane di sensibilità, gentilezza, disponibilità, psicologia ed empatia verso il paziente e i suoi familiari, che fanno loro superare nel migliore dei modi la malattia.
Egli riconosce subito, al primo sguardo, le sofferenze e le paure di ciascun paziente e, di ognuno, i lati deboli e i punti di forza su cui far leva per fare in modo che superi nel miglior modo possibile il difficile percorso che lo aspetta, alleviandolo il più possibile; lui ama veramente il suo lavoro, la sua missione verso le pazienti, ed è onnipresente dal momento in cui deve trovare le parole migliori per annunciare la brutta notizia della malattia, sia nell’indirizzare la paziente, grazie alla perfetta organizzazione dei reparti coinvolti, sia nelle pratiche burocratiche, sia nel percorso di chemioterapia precedente l’intervento, sia nelle cure a questo posteriori: una organizzazione perfetta che libera il malato dalle incombenze pratiche e burocratiche che, in altri ospedali pubblici e privati, spesso, si aggiungono alla disperazione della malattia.
Tutto questo grazie alla perfetta sincronia tra i vari reparti e di tutti coloro che in questi “lavorano”, tra virgolette perché, ciò che costoro fanno, è tanto amorevole e affettuoso da farti sentire quasi in una famiglia, sempre col sorriso sulle labbra e tanta gentilezza, cosa che supera la semplice enorme professionalità ivi esistente, e che ti fa sentire una persona e non un numero: prima di entrare in sala operatoria, già sedata sulla barella, ho visto passare una infermiera che mi aveva curato in medicheria e, salutandola con un cenno della mano, me la sono vista arrivare sorridente e chiedermi se poteva darmi un bacio... Questo solo per fare un esempio, perché, per una magica coesistenza di dedizione verso il malato che non avrei mai potuto immaginare prima di conoscerla, “tutti” coloro che lavorano in questi reparti, le signore delle pulizie, chi lavora nel vettovagliamento, i barellieri portantini, gli infermieri, i tecnici dei macchinari per gli esami, le caposala, gli addetti all’amministrazione, la psicologa, tutti i medici, hanno in comune questa attenzione speciale e importantissima verso il paziente: chi ti saluta quando arrivi chiamandoti per nome, chi ti fa un sorriso o ti manda un bacio...
Nel dolore della malattia trovi, accomunato alla grande professionalità, tanto affetto ed empatia che ti aiutano ad andare avanti con ottimismo.
Inoltre l’igiene, la pulizia e l’organizzazione delle sale del reparto Senologia, medicheria, chirurgia “Week Surgery”, non hanno nulla da invidiare a quelle della migliore clinica privata.
Tale organizzazione non penso possa essere casuale, ma che discenda da una intelligenza organizzativa, superiore, nel creare un ambiente pieno di sinergie positive...
Per tornare al Professor Bonatti, lui è, anche materialmente, dopo l’intervento, onnipresente nel reparto chirurgia, giorni feriali o festivi che siano, dalla mattina alla sera tardi, fino a darti la buonanotte, dopo averti chiesto come stai e aver risposto ad ogni tua domanda o ad ogni tuo dubbio.
Un medico che non solo “ti dà” il suo numero di telefono del cellulare; che non solo “ti risponde” al cellulare per fugare ogni dubbio; che non solo “non ti fa pesare di averti risposto”, che non solo se, non ricevendo risposta dopo pochi squilli tu, per non disturbarlo, attacchi pensando di richiamare quando sia libero, “ti richiama lui”! e che, quando tu lo ringrazi stupita, sembra lui sinceramente stupito del tuo stupore, come se fosse normale la sua disponibilità!!
Il “medico” dell’immaginario collettivo, il medico che tutti i malati vorrebbero incontrare ma che, finora, io pensavo fosse solo una chimera...
Susanna, operata settembre 2019.
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