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Pronto soccorso ortopedico
Purtroppo mi e' doveroso, non più per me, ma, almeno spero, per i futuri pazienti, riferire il comportamento irrispettoso e addirittura aggressivo di alcuni medici di questa struttura. Sono giunta al P.S. la notte del 17 dicembre 2018 a seguito di una caduta in una delle tante buche di Roma. Devo dire di essere stata quasi immediatamente ascoltata sull'accaduto dall'unica dottoressa gentile e competente che ho contattato in questo ospedale, la dott.ssa Campa Rossella Domenica. Dopo una tac sono stata visitata dal dott. Ciolli, che mi informava del fatto che avevo una frattura pluriframmentaria all'omero sinistro e mi diceva che la mia frattura era al limite dell'intervento chirurgico, ma che al S. Spirito non c'erano posti letto, quindi avrei dovuto decidere se operarmi o no. Nella prima ipotesi bisognava fare dei fax da inviare ad altre strutture che forse mi avrebbero accolta, oppure tornare a casa e dopo qualche giorno tornare per un controllo. Nel caso in cui però avessi deciso per la seconda ipotesi, avrei dovuto firmare un foglio su cui c'era scritto che rifiutavo il ricovero. Io non ero per niente convinta, ma il dottore sembrava avere fretta, nel frattempo mi portano in barella in un'altra sala. Arriva la dott.ssa Campa e mi dice di aver letto che io avevo deciso di tornare a casa. A questa dottoressa, l'unica ripeto capace di ascoltare non solo le parole, ma anche lo stato d'animo, manifesto tutte le mie perplessità, soprattutto rispetto alle spiegazioni confuse del medico. Lei mi risponde che io non ero obbligata ad andarmene e che si sarebbe interessata a trovare un posto letto anche mandando dei fax in altre strutture. Dopo qualche ora arriva al mio capezzale il dott. Dell'uomo che letteralmente mi accusa di aver detto una cosa al dott. Ciolli e un'altra alla dott.ssa Campa. Era talmente aggressivo il suo modo di parlarmi che non sono riuscita a spiegare gli eventi, ma ho comunque detto al dott. Dell'uomo che non si poteva permettere di comportarsi in quel modo. Ero appunto allucinata. Successivamente sono stata portata a visita dal dott. Oliva, il quale mi ha fatto laconicamente delle scuse e mi ha dimessa dandomi un appuntamento ambulatoriale. Naturalmente non mi sono mai presentata all'appuntamento che, per dovere civico, ho disdetto e ho cambiato struttura. Ora sono seguita al CTO di Roma, dove mi sto trovando bene.
Loredana Tonni
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