Dettagli Recensione
Squadra affidabile con fuoriclasse
Il reparto è nuovo e pulito, le camere hanno bagni interni, armadietti e fasciatoi. Non ci sono particolari "ricercatezze" quanto a spazi dedicati al travaglio (si passeggia in corridoio...), parto in acqua o simili. Il bimbo sta accanto alla mamma (rooming-in), con l’eccezione della prima notte in caso di cesareo: infermiere e ostetriche sono comunque molto disponibili a prestare aiuto. Dimissioni in media a due giorni e mezzo dal parto.
Un valore aggiunto, il reparto di neonatologia adiacente. Nel nostro caso, la dott.ssa Siviero, capendo subito che quello di nostro figlio non era un vomito “normale”, ha contribuito a salvargli la vita, prodigandosi con i suoi colleghi per capirne la ragione e facendolo poi trasferire al Bambino Gesù, dove è stato operato, con un tempismo che ha fatto la differenza: già questo basterebbe a scegliere un posto come questo per partorire, perché certe cose “succedono sempre agli altri” ma, se succedono a noi, è bene trovarsi nel posto giusto.
I ginecologi: non sarebbe onesto lodare tutti in maniera indiscriminata, le differenze ci sono e si notano, per lo meno nell’approccio umano alla paziente. Sento di dover ringraziare il dottor Inghirami per aver deciso di intervenire tempestivamente con un cesareo d’urgenza, scongiurando complicazioni e magari contribuendo anche lui a salvare il bimbo, e il dottor Tangari per l’empatia di qualche sguardo, sorriso o battuta dispensati al momento giusto prima e durante l’intervento, segno di una sensibilità che ho apprezzato moltissimo.
Consiglio di effettuare la visita anestesiologica qualche settimana prima del parto: gli anestesisti - bravissimi- raccolgono informazioni importanti sulla paziente e forniscono tutte le spiegazioni sull’epidurale (gratuita). In questo modo si arriva al parto con le idee chiare e, anche in caso di emergenze, gli anestesisti hanno già una scheda pronta con tutte le informazioni necessarie a intervenire senza mettersi a fare troppe domande.
Del dottor Aureli si è già detto tanto, ma mai abbastanza: per me è la persona che, quando aspettavo il raschiamento un anno e mezzo fa, si è venuta a scusare per non avermi potuto mettere in uno spazio isolato dalle partorienti, il medico pragmatico ed esperto, che mi ha detto che al prossimo test di gravidanza positivo avrei dovuto chiamarlo prima ancora di dirlo a mio marito per avere istruzioni (cosa che ho fatto), il professionista affidabile, che mi richiamava anche alle undici di sera, l’ecografista dall’occhio e intuito straordinari (alla fine ha sempre ragione), che non riesce a nascondere la gioia quando lo schermo gli dice che va bene, e quello che “sta sempre un passo avanti” e vorresti tanto potergli entrare nella testa per capire come ci riesca. E che è un po’ in imbarazzo per tutte queste lodi su internet. Per questo non dirò che è il migliore di tutti, non sarebbe giusto per i suoi colleghi che non conosco altrettanto bene e che meritano rispetto. Ma è il Medico-Amico che ci ha accompagnati nel viaggio straordinario, e un po’ miracoloso, che ci ha permesso, oltre “quota quaranta” e con due aborti alle spalle, di stringere un meraviglioso bambino fra le braccia. Grazie infinite, doc.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute