Dettagli Recensione
Disorganizzazione
Ieri mattina è deceduta la nonna di mia moglie. 77 anni. La signora è stata operata a Novembre.
Dopo l'operazione, il personale del reparto si è quasi totalmente disinteressato alla degenza riabilitativa, apostrofando la signora come troppo pesante per essere seguita... Dopo 3 settimane di degenza in reparto, sebbene non fosse ancora in grado di camminare autonomamente per le ferite su entrambe le gambe, dove erano state asportate le vene che non si rimarginavano per un'infezione, è stata trasferita in una struttura convenzionata per la riabilitazione. Nonostante le preghiere di tener conto della posizione dei familiari, senza neanche informarli lo spostamento è avvenuto ala distanza di ben 90 km. da casa.
Nella nuova struttura le infezioni alle gambe non consentivano alcuna attività fisioterapica, per cui viene trasferita nuovamente al reparto di Cardiochirurgia del P.O. S.Andrea.
Qui si inizia un lungo giro di infezioni che solo quando la signora passa nel reparto di Terapia Intensiva vengono curate e solo qui le informazioni del personale medico sono chiare. Ogni volta tornata in cardiochirurgia, ogni interlocutore aveva una sua versione delle condizioni della signora.
L'ultima infezione ha comportato anche delle preoccupanti allucinazioni e quando lo scorso martedì (dopo 4 mesi abbondanti di degenza post operatoria) finalmente si respirava aria di dimissioni, il mercoledì ci chiamano per un improvviso aggravamento per cui va di nuovo portata in T.I., e questa volta senza più nulla da fare!!! Mi domando se il personale di reparto abbia fatto il possibile per curare la paziente, se è sicuro che non ci siano errori procedurali che possano causare le infezioni.
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