Dettagli Recensione
Fabrizio
Voto medio
1.8
Competenza
1.0
Assistenza
1.0
Pulizia
4.0
Servizi
1.0
Esperienza negativa
Il Dott. Rendina ha operato mio padre quando non era operabile, togliendo un intero polmone. Dopo pochi giorni è stato portato in rianimazione per delle complicanze respiratorie e da lì a poco ha avuto un arresto cardiaco..
Personalmente lo sconsiglio vivamente..
Patologia trattata
Cancro polmoni. Pneumomectomia.
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2
Per Ordine
Innanzitutto ringrazio per l'opportunità di raccontare la mia esperienza, ma specifico che il mio pessimo giudizio è inerente solo al dott. Rendina e non alla struttura dell'ospedale Sant'Andrea, che peraltro non conosco avendo il Rendina preferito dirottare mio padre nella struttura privata di Roma dove riceve abitualmente a pagamento.
In breve, i fatti sono questi:
nel gennaio del 2012, a seguito dello spottone trasmesso da medicina 33 sulla Rai, dove si magnificava il trattamento dell'enfisema polmonare proposto dal dottore, essendo mio padre 74enne affetto già da diversi anni da tale patologia (allora faceva uso di ossigeno per 16 ore al giorno), contattavo via mail la struttura dell'Ospedale Sant'Andrea per avere delle informazioni.
Riporto la risposta della struttura:
"Buongiorno,
il Prof. ha bisogno di vedere una TC del torace ed una spirometria del paziente recenti e se fosse possibile il paziente stesso.
Può chiamarmi all0 06 33776058 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 14.00 per prendere un appuntamento.
Cordiali saluti,
Elisabetta Grigioni"
Alchè io risposi:
"Buonasera dottoressa,
intanto la ringrazio per aver risposto tempestivamente.
Ho la documentazione che mi aveva chiesto (tac senza contrasto del 14 dicembre e spirometria).
Mio padre ha fatto anche una TAC con contrasto in seguito ad un ricovero per un forte dolore al petto (diagnosticata embolia polmonare) verso la fine di dicembre.
La scorsa settimana abbiamo richiesto la cartella clinica per poter avere a disposizione anche la tac con contrasto e tutti gli altri esami eseguiti (che magari potrebbero essere utili); dovrebbero consegnarcela tra 15/20 giorni.
La informo che noi abitiamo in provincia di Venezia; la volontà di affrontare il viaggio ovviamente c'è, anche da parte di mio padre che davvero non riesce a fare più niente. Trova elevata difficoltà in tutti gli aspetti del quotidiano (vestirsi, lavarsi etc), oltre a non uscire più di casa.
Ricapitolando, al momento abbiamo a disposizione una tac senza contrasto e la spirometria.
Questa documentazione è sufficiente per una prima valutazione? Potremmo spedirvela per raccomandata, in modo da evitare di affrontare il viaggio inutilmente se mio padre non dovesse risultare idoneo al trattamento.
La saluto cordialmente e la ringrazio per l'attenzione,
Mirka Pizzato."
E di nuovo la loro:
"Buongiorno,
la documentazione è sufficiente, ma vi devo chiedere la cortesia di venire in visita perché il Prof. preferisce vedere gli esami “dal vivo” e se possibile valutare il paziente se riesce a venire.
Può chiamarmi per prendere un appuntamento.
Cordiali saluti,
Elisabetta Grigioni"
A quel punto, vista l'assoluta necessità di visitare il paziente nella clinica privata, perché la documentazione che potevamo produrre via posta non sembrava sufficiente nemmeno per escludere l'opportunità di affrontare un faticoso viaggio, fissammo un appuntamento e la settimana successiva partimmo per Roma.
Per farla breve, nei 15 minuti scarsi che il Rendina ha dedicato a mio padre (per la cronaca, a 300 euro con fattura), apprendemmo che mio padre non avrebbe ricavato alcun beneficio dal trattamento. Rendina ha guardato le immagini della tac, ha letto i risultati della spirometria e ha concluso dicendo che non si poteva fare niente. Ma come!? Non poteva dirlo senza farci fare 1400 km. in macchina?
Forse per un consulto telefonico o per email non è ancora prevista una tabella tariffaria.
Aggiungo che anche sul piano umano ha lasciato alquanto a desiderare: alla nostra richiesta di poter ricaricare la bombola di ossigeno di mio padre per il viaggio di ritorno, si è voltato dall'altra parte sbattendosene altamente, come si dice dalle mie parti, per dedicare altri 15 minuti del suo tempo al cliente successivo.
Un mese dopo mio padre è mancato.
In breve, i fatti sono questi:
nel gennaio del 2012, a seguito dello spottone trasmesso da medicina 33 sulla Rai, dove si magnificava il trattamento dell'enfisema polmonare proposto dal dottore, essendo mio padre 74enne affetto già da diversi anni da tale patologia (allora faceva uso di ossigeno per 16 ore al giorno), contattavo via mail la struttura dell'Ospedale Sant'Andrea per avere delle informazioni.
Riporto la risposta della struttura:
"Buongiorno,
il Prof. ha bisogno di vedere una TC del torace ed una spirometria del paziente recenti e se fosse possibile il paziente stesso.
Può chiamarmi all0 06 33776058 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 14.00 per prendere un appuntamento.
Cordiali saluti,
Elisabetta Grigioni"
Alchè io risposi:
"Buonasera dottoressa,
intanto la ringrazio per aver risposto tempestivamente.
Ho la documentazione che mi aveva chiesto (tac senza contrasto del 14 dicembre e spirometria).
Mio padre ha fatto anche una TAC con contrasto in seguito ad un ricovero per un forte dolore al petto (diagnosticata embolia polmonare) verso la fine di dicembre.
La scorsa settimana abbiamo richiesto la cartella clinica per poter avere a disposizione anche la tac con contrasto e tutti gli altri esami eseguiti (che magari potrebbero essere utili); dovrebbero consegnarcela tra 15/20 giorni.
La informo che noi abitiamo in provincia di Venezia; la volontà di affrontare il viaggio ovviamente c'è, anche da parte di mio padre che davvero non riesce a fare più niente. Trova elevata difficoltà in tutti gli aspetti del quotidiano (vestirsi, lavarsi etc), oltre a non uscire più di casa.
Ricapitolando, al momento abbiamo a disposizione una tac senza contrasto e la spirometria.
Questa documentazione è sufficiente per una prima valutazione? Potremmo spedirvela per raccomandata, in modo da evitare di affrontare il viaggio inutilmente se mio padre non dovesse risultare idoneo al trattamento.
La saluto cordialmente e la ringrazio per l'attenzione,
Mirka Pizzato."
E di nuovo la loro:
"Buongiorno,
la documentazione è sufficiente, ma vi devo chiedere la cortesia di venire in visita perché il Prof. preferisce vedere gli esami “dal vivo” e se possibile valutare il paziente se riesce a venire.
Può chiamarmi per prendere un appuntamento.
Cordiali saluti,
Elisabetta Grigioni"
A quel punto, vista l'assoluta necessità di visitare il paziente nella clinica privata, perché la documentazione che potevamo produrre via posta non sembrava sufficiente nemmeno per escludere l'opportunità di affrontare un faticoso viaggio, fissammo un appuntamento e la settimana successiva partimmo per Roma.
Per farla breve, nei 15 minuti scarsi che il Rendina ha dedicato a mio padre (per la cronaca, a 300 euro con fattura), apprendemmo che mio padre non avrebbe ricavato alcun beneficio dal trattamento. Rendina ha guardato le immagini della tac, ha letto i risultati della spirometria e ha concluso dicendo che non si poteva fare niente. Ma come!? Non poteva dirlo senza farci fare 1400 km. in macchina?
Forse per un consulto telefonico o per email non è ancora prevista una tabella tariffaria.
Aggiungo che anche sul piano umano ha lasciato alquanto a desiderare: alla nostra richiesta di poter ricaricare la bombola di ossigeno di mio padre per il viaggio di ritorno, si è voltato dall'altra parte sbattendosene altamente, come si dice dalle mie parti, per dedicare altri 15 minuti del suo tempo al cliente successivo.
Un mese dopo mio padre è mancato.
Mirka, leggendo quanto da te scritto mi è sembrato di rivivere la visita fatta a mio padre (fortunatamente non venivamo da così lontano) nello stesso periodo. 10 minuti scarsi, durante i quali: ci ha chiesto se avevamo pagato l'impegnativa (??!) ancor prima che ci fossimo seduti, non ha minimamente visitato mio padre, ha detto che mancavano delle immagini nella TAC (che in realtà c'erano), non ci ha dato un quadro chiaro e diretto della situazione e, intollerabile, ha interrotto la conversazione per avere informazioni al telefono riguardo L'ASSICURAZIONE DEL PROPRIO CANE. Come è possibile iniziare a dire ad una persona che ha un tumore al polmone e interrompere per parlare (durante i nostri 10 minuti profumatamente pagati!!) del proprio cane?
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