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Ricovero 30.03.2108 nella struttura ospedaliera “PEDERZOLI” Peschiera del Garda

Con piacere ed un senso di riconoscenza desidero far presente alle persone che in futuro avranno la fortuna di utilizzare la struttura ospedaliera PEDERZOLI che:
troveranno nella “struttura”: assistenza impeccabile, cure di alto livello ed una preparazione professionale ineccepibile.
Personalmente, per un incidente, mi sono trovato al dover passare dal Pronto Soccorso, alla sala radiologica, al reparto di ortopedia per concludere nella sala chirurgica e conseguente ricovero, tutto nel giro di poche ore o più precisamente in un solo pomeriggio. In definitiva la mia fortuna è stata quella di essere stato accettato e ricoverato presso la struttura “PEDERZOLI”.
Un particolare ringraziamento, quindi, va:
- al pronto intervento del Pronto Soccorso e a tutto lo staff di infermieri che mi hanno seguito passo a passo in questa avventura, con pazienza e professionalità;
- al reparto di radiologia seguito da personale altamente qualificato che hanno dimostrato estrema bravura e pazienza;
- a tutto lo staff chirurgico ortopedico del quale ho avuto il piacere di conoscere personalmente i chirurghi Dott. Andreas Meyer Zu Schwabendissen e dott. Giacomo Trivellin;
- a tutti gli infermieri ed infermiere del reparto “di ortopedia” che si sono prestati giorno e notte a soddisfare ogni mia minima esigenza o richiesta.
Tutti hanno il mio plauso e la mia riconoscenza. Sono molte le figure mediche e professionali che mi hanno seguito, in primo luogo i chirurghi già nominati. Nel reparto di ortopedia ricordo in particolare (senza voler togliere il merito a nessuno/a) l’infermiera Chiara che si è prestata all’assistenza e alla medicazione del mio arto fratturato, ricordo anche la fisioterapista Eleonora della quale ho ammirato la grande professionalità e preparazione.
A tutte le figure mediche e professionali nominate e non nominate, va il mio più grande ringraziamento e riconoscimento per il tempo dedicatomi in questa bella struttura ospedaliera lacustre.
Con gratitudine e riconoscenza.
Geom. Paolo Consolati