Dettagli Recensione
Geriatria Fondazione Ambulanza
Il dottor Ranzenigo ha visitato un mio familiare portatore di una grave patologia respiratoria (BPCO complicata da asma)), con un grave quadro artrosico diffuso, cardiopatia, con un importante quadro di indebolimento organico e purtroppo un significativo disturbo emotivo derivante dalla recente morte del marito dopo lunga malattia e precedenti lutti familiari complessi.
La prima visita era sembrata soddisfacente perché mi pareva che, oltre all'evidenza clinica, il dottore avesse compreso umanamente il mio familiare e avesse impostato la relazione e l'intervento dando priorità ad un intervento sulla sfera emotiva per porre i giusti presupposti di base per occuparsi poi dei problemi internistici. La visita si è conclusa con la sostituzione di un farmaco, che stava causando manifesti effetti collaterali, con un altro che avrebbe dovuto agire in maniera più incisiva sul disturbo dell'umore, senza però ricevere particolari ragguagli a proposito della nuova terapia. Ad una mia domanda relativamente agli effetti collaterali, avevo ricevuto la risposta scherzosa e vaga "un miliardo come per tutti i farmaci".
Dopo la visita il mio familiare, in pensione ma ex professionista esperto del settore, si è documentata e allarmata relativamente alla terapia proposta trattandosi di un neurolettico, se pur prescritto a basso dosaggio.
Il mio parente ha quindi ricontattato il dottore esprimendogli la sua preoccupazione, e come risposta ha ricevuto un "se ha paura del farmaco è un problema suo", alla richiesta di una possibile alternativa lo specialista si è sottratto a qualunque considerazione asserendo categoricamente "la terapia è questa".
A prescindere dal fatto che la terapia possa esser appropriata o meno, cosa che non verrà verificata visto che non abbiamo ricevuto risposte esaurienti a riguardo, a mio personale parere non è accettabile porsi in relazione con il paziente con siffatte modalità, tanto meno con un paziente con le caratteristiche di cui detto. Estremamente delusi dall'approccio del dottore, non ci rivolgeremo più a lui.
Dott. Gemma Cinelli
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