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Consulto
Venerdì scorso mia mamma si è recata per una visita/consulto presso l'ambulatorio di micro chirurgia. Sorvolando che è stata chiamata con 45 minuti di ritardo sull'orario fissato, viene accolta da due medici, un ragazzo abbastanza giovane ed una dottoressa, il ragazzo legge il referto senza guardare le lastre e visita velocemente la mamma mentre la dottoressa scrive a computer la relazione. Il dottore in modo sbrigativo le dice che il problema non è di loro competenza, ma deve rivolgersi ad un ortopedico. Il dottore, se avesse chiesto più informazioni, avrebbe saputo che la richiesta di tale visita era stata fatta su suggerimento di un ortopedico il quale, visionate le lastre, aveva evidenziato delle ernie discali nella parte alta della schiena sulle quale lui non poteva intervenire e pertanto chiedeva l'intervento di un neurochirurgo.
Nonostante il modo abbastanza sbrigativo con il quale è stata visitata mia mamma, quel che ha ancor più infastidito e' stato il commento del giovane dottore nei suoi confronti nel congedarla:
"signora, con l'età che ha, che cosa pretende?".
La mamma e' una signora di settant'anni, giovanile, indipendente, autonoma, non è certo una ragazzina ma credo che il giovane dottore debba rivedere un pochino il suo spirito di impegno di aiuto nei confronti delle persone con patologie che richiedono una maggiore attenzione di quanto lui ne abbia abbia dedicata a lei.
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