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Glioblastoma
Mio marito è stato sottoposto a sedute di radioterapia per un glioblastoma multicentrico che già dopo l'intervento era implacabile. Durante la radioterapia sono nati nuovi focolai nel suo cervello! Dopo 6 mesi dalla diagnosi è deceduto e col senno del poi sono certa che sarebbe stato meglio non fare questa radioterapia, che gli ha causato un danno conclamato al sistema linfatico con gonfiore abnorme dell'occhio, lacrimazione purulenta e molti fastidi intorno all'occhio, stati di ansia esagerati per claustrofobia. I danni subìti sono stati negati dai medici che, con l'esperienza che hanno, avrebbero dovuto evitare tutto questo, che viene applicato in modo standard a determinate patologie e che al malato ha portato solamente tanto malessere sia fisico che psicologico. Ogni tanto bisogna avere il coraggio di dire ai pazienti e alle loro famiglie che sarebbe meglio vivere tranquilli ciò che rimane da vivere, invece di sprecare il tempo prezioso con attraversate oceaniche della Lombardia per sottoporsi a terapie, già sin dall'inizio inutili. E che non dicano che bisogna tentare tutto, loro sanno benissimo in quali casi può esserci un lume di speranza e in quali proprio no. Ci vuole però il coraggio di essere trasparenti di fronte a certe situazioni irrisolvibili.
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Un abbraccio.
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