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Inascoltata, cura inutile
Mi reco al pronto soccorso la mattina del 13-12 . Dico subito quale cura sto seguendo senza successo da una settimana, ma ho dolori lancinanti. Mi somministrano per endovena lo stesso farmaco per il quale ho comunicato l'inefficienza e vado a casa sempre con la stessa cura e stessi dolori. Per caso parlo dopo l'uscita dal p.s. con medico Humanitas e mi dice che per il problema diagnosticato avrebbero dovuto prescrivermi del cortisone. Il mio medico curante concorda. Se l'ortopedico non è in grado di prescrivere cura adeguata, perché non si consulta con il collega del settore specifico presente nella stessa struttura? Inoltre uno studente voleva somministrarmi un farmaco sperimentale e mi ha fatto diventare il braccio blu. Ho dovuto chiedere l'intervento di un infermiere perché ha fatto schizzare sangue dappertutto e mi ha fatto molto spaventare.
Risultato, non ho risolto il mio problema, vado a casa con stessi dolori e stessa cura palliativa dell'entrata e con un braccio ridotto male. Non mi ero mai trovata in questa situazione (e purtroppo non è la prima volta che mi reco in ospedale).
Commenti
Per il resto, se uno viene in un ospedale universitario rischia che il prelievo/ posizionamento canula venga eseguito da uno studente (medico o infermiere). L'unica maniera di imparare ad eseguire correttamente quelle e tante altre tecniche rimane solo la pratica.
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