Dettagli Recensione
Molto delusa
Quando ci siamo imbattuti nel doloroso percorso del trapianto, credevamo nella struttura del S. Raffaele moltissimo. Ma purtroppo abbiamo dovuto riconsiderare la nostra fiducia. Mia madre e' entrata lo scorso inverno per trapianto di midollo osseo e ci e' morta. Ma voglio iniziare dalla fase propedeutica al trapianto: tanti gli incontri, ma tutti incentrati sulla compatibilità del donatore; poche parole sui rischi reali del trapianto. Poi la fase del trapianto: difficile e molto problematica. Peggioramenti su peggioramenti, dovuti alla graft. Ma la cosa davvero triste e' che sono arrivata a dover scrivere una mail al primario due giorni prima che mia madre morisse, chiedendo spiegazioni di quanto stesse accadendo perche' nessuno, e sottolineo nessuno, si degnava di parlarci veramente. Quindi se devo dare un voto ai rapporti con i familiari, il voto e' 0!
Non solo, ma veniamo al fatto che siamo arrivati al punto di dover comprare noi certi medicinali per le medicazioni. Grazie allo scandalo amministrativo, grazie davvero! Chi ci rimette e' sempre il paziente. Ed infine, arriviamo alle regole sull'igiene. I parenti devono entrare muniti di mascherina, abiti sterilizzati e scarpe da usare solo in reparto. Bene, ma perche' invece i medici ed infermieri con le stesse divise entrano ed escono dal reparto, girando tranquillamente tra i vari negozi del sotterraneo del S. Raffaele? Per loro regole diverse, oppure microbi e batteri a loro non si avvicinano?
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