Dettagli Recensione
Una storia da raccontare
La mia bella esperienza vissuta presso l'ospedale San Raffaele di Milano merita di essere raccontata. Lo so, pensate che io sia un folle perché ritengo bella l'esperienza vissuta presso un ospedale, luogo solitamente di sofferenza e dolore, sconforto e rassegnazione; eppure vi garantisco che tutto può diventare straordinariamente bello se si incontrano le persone giuste, quelle che ti stanno accanto e che trasformano con la loro professionalità e la loro umanità lo sconforto in voglia di lottare, la rassegnazione in speranza di vita. Sono arrivato al San Raffaele con una diagnosi di tumore al fegato, io soggetto già provato nel tempo da altre patologie soprattutto cardiache. Credetemi, il mio umore non era dei migliori, mille pensieri affollavano la mia mente. Era il 17 Maggio 2023: quel giorno ho conosciuto il prof Aldrighetti e il suo staff.
Subito sono stato sottoposto a laporoscopia ed ecografia intraoperatoria, dalla quale si evidenziava la presenza di massa solida all'interno del fegato ed era quindi necessario agire prontamente per rimuoverla, tramite intervento di settoriectomia anteriore destra ed eventuale resezione del carrefour biliare.
Il prof. Aldrighetti mi ha spiegato nei dettagli in cosa consisteva l'intervento e il suo modo professionale e alla stesso tempo umano mi hanno dato tranquillità e coraggio, indispensabili per affrontare questa nuova e difficile situazione. Il prof. ha sottolineato la necessità di essere tempestivi per evitare eventuali degenerazioni del tumore. Non avevamo però fatto i conti con la mia patologia pregressa (io ero soggetto cardiopatico con due valvole meccaniche); infatti la visita cardiologica ha evidenziato una forte sofferenza del cuore e un mal funzionamento delle protesi. Dalla riunione multisciplinare tra il prof. Aldrighetti e il suo staff con il cardiochirurgo e i cardiologi, emergeva la necessità di procedere prima ad intervento al cuore, per sostituire le due valvole malfunzionanti e poi al fegato, in modo sicuro. Una soluzione del genere avrebbe però fatto slittare l'intervento per la rimozione del tumore di almeno due mesi. E qui viene fuori tutta la determinazione e la preparazione del prof. Aldrighetti, il quale di concerto con il cardiochirurgo, prof Maisano (permettetemi in questa sede di fare i miei elogi anche a lui, al suo staff e all'anestesista) hanno deciso un intervento congiunto, se le mie condizioni lo avessero consentito. Nello stesso giorno non è stato possibile, ma è stato fatto una settimana dopo. Un intervento importante e molto rischioso al fegato, a pochi giorni da quello al cuore. Ebbene posso garantirvi che nelle ore precedenti ho potuto toccare con mano la grande bravura e umanità del prof e di tutti i medici. Ora se sono qua a raccontare quanto ho vissuto, significa che tutto è andato bene. E non dimenticherò mai la gioia con cui il prof Aldrighetti e il suo staff sono venuti a comunicarmi l'esito posito dell'intervento, che tutto era stato rimosso con tempestività, scongiurando problemi futuri. Che dire, per me è stato uno dei periodi più bui e in contemporanea uno dei più belli della mia vita. Ho conosciuto un uomo e un dottore, il Professore Aldrighetti, che in una situazione veramente difficile non si è mai arreso e ha lottato insieme a me per l'esito positivo. Uno staff competente che non mi ha fatto mai mancare la propria vicinanza. Tutti presenti ogni mattina e non smetterò mai di ringraziarli. Un pensiero speciale alla sempre presente Pergi, perché anche ora che sono a casa continua a starmi vicino con le sue telefonate e ai dottori lngallinella, Fornoni, Catena, Cipriani, Ratti, Clocchiatti e Corallino. A tutti va il mio grazie per aver reso piacevole il periodo più brutto della mia vita. Non vi dimenticherò mai e vi porterò sempre nel mio cuore. Grazieeeee.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute