Dettagli Recensione

 
Ospedale San Raffaele di Milano
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Competenza e professionalità = HSR

Approfitto di questa pagina per raccontare la mia esperienza. Ho 36 anni e nel 2020 ho scoperto l'Acalasia; ho iniziato ad avere una strana tosse notturna (subito il pensiero è corso al Covid, dato il periodo), ma durante il dì non avevo grandi disturbi... Unica cosa: impiegavo più tempo per mangiare e le porzioni si erano ridotte un pochino, ma anche in questo caso pensavo fosse lo stress del periodo (conciliare le lezioni di lavoro con una bimba di 2 anni in periodo di chiusura totale non era sempre semplice). Trascorsa l'estate, poiché il problema persisteva ho fatto una gastroscopia e da lì un primo dubbio con consiglio di eseguire ulteriori approfondimenti che a causa della seconda ondata di Coronavirus sono stati procrastinati. In tutto ciò, ulteriore fonte di stress derivava dal fatto che le persone intorno a me, ignorando giustamente l'esistenza di questa patologia, credevano che soffrissi di anoressia e questo mi creava ancor più disagio. A gennaio il cibo, ma soprattutto i liquidi che ingerivo avevano iniziato a risalire oppure a restare bloccati in esofago creando un dolore  fastidioso. A questo punto mi sono recata nell'ospedale più vicino, dove un RX transito ha confermato l'Acalasia. Mancava soltanto un ulteriore accertamento e poi mi avrebbero operata; io non volevo credere che fosse vero e quindi sono tornata a casa...Parlando con una collega, ho scoperto che suo marito per un problema alle alte vie digestive si era rivolto al San Raffaele e ne era rimasto molto soddisfatto. Ho deciso quindi di fare la manometria col dottor Passaretti che, insieme alla gentilissima dottoressa Ribichini, mi ha confermato il tutto spiegandomi dettagliatamente le possibili soluzioni alternative e consigliandomi l'operazione come via risolutiva (considerando la relativamente giovane età); a quel punto mi hanno indirizzato verso l'equipe del Prof. Riccardo Rosati. Il Prof. nel nostro incontro è stato molto preciso ed esaustivo nel delineare il percorso e nel descrivere l'operazione ed il post e così è partito l'iter di esami preoperatori (ringrazio il Sig. Serra per la disponibilità e l'efficienza nell'organizzazione del tutto). A febbraio  avrei voluto chiamare per sospendere tutto perché, sebbene frullato, passato o sminuzzato, il cibo sembrava transitare dove doveva (il dottor Passaretti aveva accennato a tale possibilità perché gli esami diagnostici avrebbero potuto dilatare temporaneamente il passaggio). A marzo però tutto è progredito rapidissimamente e, non riuscendo più a mangiare ma soprattutto a bere, il peso ha iniziato a calare troppo in fretta e così nuova corsa al PS (questa volta dell'HSR dove comunque avevo già  svolto alcuni esami). Pensavo mi rimandassero a casa con qualche accorgimento, dato il periodo di terza ondata del virus, ed invece mi hanno detto che sarei stata operata ed in totale sicurezza hanno iniziato a prepararmi (sono stata operata di giovedì ed il sabato venivo dimessa). L'operazione, in laparoscopia, è stata eseguita egregiamente dal dottor Paolo Parise e dal dottor Francesco Puccetti; sarò eternamente grata: son tornata precisamente a mangiare e bere come prima,  di tutto e di più, e non soffro minimamente di reflusso gastroesofageo. Il post operatorio è  stato sopportabilissimo: dolore poco e soltanto per qualche giorno (soprattutto quando tossivo o ridevo) e dieta semiliquida/semisolida per un po' di tempo. Diciamo che se non fosse per qualche ammaccatura sulla carrozzeria (che peraltro stanno impallidendo sempre più),  potrei pensare di essermi inventata tutto quanto, perché il tubo di alimentazione è tornato perfetto e la macchina è ripartita alla grande. Un ringraziamento speciale va anche al dottor Calef, uno specializzando molto professionale che è stato costantemente presente sia nel chiarire i miei dubbi sia con momenti di simpatia che confortano sempre.  Infine, ringrazio infermiere/i sia del PS che del reparto per l'attenzione e la gentilezza, così come gli OSS: è la sinergia di tutte queste figure che rende eccellente il San Raffaele. Anche la visita di controllo col dottor Andrea Cossu, preciso e disponibile nel rispondere alle domande, ha confermato la buona riuscita dell'intervento. Quindi che dire? Affidatevi e soprattutto fidatevi di questa squadra perché siete certamente in mani sicure, mani che io continuerò a ringraziare all'infinito...

P.S. Data la mia formazione da biotecnologa, vorrei invitare chi può, a contribuire con una donazione al "Centro cerca e ricerca"; sono convinta che anche la ricerca sia punto di forza di questo Ospedale, ma per far buona ricerca servono fondi e spero così un domani di poter leggere qualcosa di più su questa Acalasia, ma non soltanto...

Patologia trattata
ACALASIA.
Esito della cura
Guarigione totale

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da Pietro
13 Dicembre, 2023
Ciao, leggo questo messaggio dopo un po' di tempo. Spero tu stia bene.. hai ripreso peso dopo?
Grazie.
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