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Un enorme ringraziamento al Prof. Alfieri
Era il 13 aprile 2006, mi ero sposata da appena tre mesi, avevo 30 anni e mi era stato detto da professionisti competenti che non avrei mai potuto avere figli perchè la mia mitrale era ridotta male (prolasso di un lembo, ritrazione da febbre reumatica dell'altro) e l'unico intervento possibile sarebbe stata la sostituzione.
Mi sono espressa male, avrei anche potuto avere figli se avessi optato per una valvola biologica, senza sicurezza di non ri-incappare in breve in un altro intervento a cuore aperto; oppure avrei potuto scegliere una meccanica, ma con la previsione di 9 mesi di gravidanza sotto eparina e con il rischio di aborto embolico o morte.
Decido in tutta lucidità di optare per la sostituzione meccanica ed eventualmente di vivere il mio desiderio di maternità attraverso l'adozione.
Incontro due volte il Prof. ALfieri che, con estrema umanità, mi propone un taglio chirurgico meno deturpante il mio decoltè e si dimostra sinceramente dispiaciuto di non poterla riparare.
Il giorno dell'operazione mi sono addormentata con lui che mi stringeva la mano.
Quando mi sono risvegliata in terapia intensiva, istintualmente la prima cosa che ho chiesto all'infermiere è stato se l'avessero sostituita o riparata, e lui mi ha dato la notizia più strabiliante per me in quel momento: erano riusciti a ripararla.
L'emozione è difficile da mettere in parole.
Adesso abbiamo una figlia naturale bellissina di 4 anni e io mi sento bene.
Per me il Prof. Alfieri è stato un angelo che mi ha ridato la vita con un'umanità e una passione che non mi sarei mai aspettata.
Non finirò mai e poi mai di ringraziarlo.
Un ringraziamento particolare va anche ai fisioterapisti e agli infermieri che lavoravano al DIMER (in riabilitazione), specialmente a Paolo che mi ha salvato la vita una seconda volta.
Siete sempre nel mio cuore "riparato".
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