Dettagli Recensione
urologia san martino
Centro di grande fama putativa, ma di poca sostanza pratica. Sono un 40enne ma ho visto pazienti anziani parcheggiati e messi in disuso non per la complessità della malattia in questione, ma per l'anagrafe..
Per quanto riguarda la competenza medica, ed in base all'esperienza vissuta personalmente in reparto, c'e poca organizzazione e poco gioco di team, tutto è confuso, i medici non sanno mai nulla e quindi spesso cadono in contraddizione tra loro, quindi è complesso capire di che cosa soffra il paziente. Gli inglesi direbbero: "the blind leading the blind"..
Il primario è purtroppo pressochè introvabile (sia per la forma sia per la disponibilità), ma si sa in Italia i medici di spessore non amano bazzicare troppo nel suolo pubblico.
Arduo è interloquire con un medico di guardia e nessuno sa mai nulla..
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Diritti del malato
4. Diritto al consenso
Ogni individuo ha il diritto ad accedere a tutte le informazioni che lo possono mettere in grado di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la sua salute. Queste informazioni sono un prerequisito per ogni procedura e trattamento, ivi compresa la partecipazione alla ricerca scientifica.
I fornitori e i professionisti dei servizi sanitari devono dare al paziente tutte le informazioni relative a un trattamento o a una operazione a cui deve sottoporsi. Tale informazione deve comprendere i rischi e i disagi associati, gli effetti collaterali e le alternative. Questa informazione deve essere data con sufficiente anticipo (con un preavviso di almeno 24 ore) per mettere il paziente in condizione di partecipare attivamente alle scelte terapeutiche riguardanti il suo stato di salute.
I fornitori e i professionisti dei servizi sanitari devono usare un linguaggio noto al paziente e comunicare con esso in un modo che sia comprensibile anche per le persone sprovviste di una conoscenza tecnica.
In tutte le circostanze in cui è previsto che sia un legale rappresentante a dare il consenso informato, il paziente, che sia un minore o un adulto incapace di intendere e di volere, deve essere coinvolto quanto più possibile nelle decisioni che lo/la riguardano.
Il consenso informato di un paziente deve essere ottenuto su queste basi.
Un paziente ha il diritto di rifiutare un trattamento o un intervento medico e di cambiare idea durante il trattamento, rifiutando il suo proseguimento.
Il paziente ha il diritto di rifiutare di ricevere informazioni circa il suo stato di salute.
Avrebbe dovuto contattare l'uff. URP all'interno dell'ospedale e chiedere di essere curato meglio; in caso le cose fossero continuate, mandare una raccomandata
A mio padre (83 anni) è stato asportato un rene colpito da 2 carcinomi.
Quando ho chiesto al dottore (non ricordo il nome, ma la sua faccia non la dimenticherò mai) se era bene fare indagini per escludere metastasi, mi sono sentita rispondere, con un'alzata di spalle, "che per quello..... " frase non compiuta, parole "sbiaccicate".
A novembre 2013, il 15, abbiamo scoperto che ci sono metastasi al fegato.
Io voglio ringraziare il professor Simonato che ha operato mio padre e ho conosciuto solo la mattina dell'intervento, ma mi ha fatto un'impressione buonissima, e il personale infermieristico del terzo piano. Per il resto, non salvo nessuno. Se avete bisogno, andate da un'altra parte.
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