Dettagli Recensione
Endocrinologia Disem San Martino
Io ho avuto modo di servirmi del Day Hospital del Disem presso il San Martino di Genova circa 4 mesi fa, quando ho dovuto portare mia figlia per una visita endocrinologica. Le attese al telefono per avere la risposta di qualcuno e ottenere l’agognato appuntamento sono state veramente estenuanti.
Faccio presente che con grande sorpresa il giorno che ci siamo recati sul posto, tutti gli ascensori che mi erano stati indicati per poter salire agli ambulatori del Day Hospital dall’addetta dell’accettazione- posta al piano terra, erano fuori uso!
Abbiamo dovuto pertanto affrontare la difficoltosa salita di tre piani di scale a piedi, con i problemi di pressione che mi ritrovo, senza poter disporre dell’aiuto di nessuno e, cosa molto importante, senza poter indugiare per non mancare all’appuntamento che mi era stato fissato alle 9.30.
Oltre a questo non trascurabile dettaglio, prima di essere stati chiamati dal medico addetto, abbiamo dovuto aspettare in sala d’aspetto circa 55 minuti.
Ricevuti da un giovane medico tutto sommato abbastanza gentile, la visita è durata in tutto 25 minuti, meno della metà del tempo di attesa!
Nel complesso ho trovato l’intero reparto e la condotta del personale ad esso assegnato, grosso modo allo stesso livello di altre strutture ospedaliere dislocate nella regione Emilia Romagna- dove da sempre risiedo- e delle quali ho avuto necessità di servirmi in precedenza; pertanto non riesco a capire per quale ragione da Modena ci abbiano consigliato di recarci a Genova.
Leggendo la recensione della transessuale Stefany riguardante il comportamento del Medico nei suoi confronti, come padre voglio sperare che questa vicenda sia stata posta sotto l’attenzione dei vertici più alti dell'ospedale San Martino o, più direttamente, del Direttore del Disem Prof. Francesco Minuto, che ho avuto modo di conoscere e che so essere persona molto sensibile ed attenta alle necessità dei pazienti, tutti quanti indistintamente! Trovo inaccettabile che nel 2012 una paziente, che potrebbe essere tranquillamente mia figlia, solo perchè transessuale venga messa nelle condizioni di lasciare un reparto in modo così avvilente e mortificante, interrompendo le proprie cure ormonali e, per far fronte alle proprie esigenze mediche, cercare allo sbaraglio attenzione presso altre strutture. Fosse anche la conseguenza di un semplice equivoco!
I pazienti che usufruiscono dei servizi del Disem di Genova sono esonerati dal pagamento di un ticket, ma questo è irrilevante; presupposto che il personale che vi prende servizio non lavori a titolo gratuito, sarebbe interessante sapere quanto questa struttura costi alla fine dell'anno ai contribuenti.
Massimo C.
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