Dettagli Recensione
Grazie Prof. Cisternino
Circa due anni fa, al rientro da un viaggio in America, in seguito ad esami di routine mio marito di 53 anni, Salvatore Ramundo, ha evidenziato un PSA di 9. Gelo nel cuore, per me sua moglie che aveva visto il padre, mio suocero, morire a causa di un brutto cancro prostatico metastatico.
Mio marito, spesso negli Stati Uniti per lavoro, ha volto il suo sguardo oltreoceano per conoscere come Lì nella terra dell’innovazione venisse affrontata la patologia che da lì a poco avremmo scoperto fosse stato colpito.
Le linee guida americane suggerivano di investigare il PSA free, una risonanza Magnetica a tre tesla, una biopsia e mettersi nelle mani di un Urologo che sapesse il fatto suo. Vivendo in provincia di Lecce, ma essendo nati in altre parti dell’Italia, abbiamo cercato a Roma, Milano, ma ricercando e ricercando, Casa Sollievo della sofferenza raccoglieva in sé tutte le nostre esigenza: ricerca all'avanguardia nel campo del cancro prostatico, macchinari di ultima generazione un team multidisciplinare di medici dediti alla ricerca alla prevenzione e all'innovazione per la cura del cancro prostatico. Da qui il nostro carissimo Prof. Cisternino. La nostra guida, con lui abbiamo attraversato un percorso di conoscenza della malattia. Gli incontri volti per lui non solo a conoscere ciò di cui mio marito fosse affetto, ma a comprendere la personalità del paziente che aveva dinanzi. Tanto da indurlo dopo due risonanze a tre tesla, controlli periodici del PSA e visite di controllo, verso la tanta agognata BIOPSIA. Sottolineo che mio marito era contrario alla biopsia non rientrava in ciò che era disposto a fare. Il Prof. Cisternino lo ha portato a piccoli passi a ritenere che quello fosse uno step necessario per andare avanti e padroneggiare il suo nemico: Il cancro alla prostata. Vi garantisco che sia molto più semplice dirlo o scriverlo che convincere un uomo di 53 a fare qualcosa cui non sarebbe disposto mai e poi mai. Un mese fa mio marito ha affrontato un intervento di prostatectomia radicale, il Prof. ci ha spiegato durante le visite quali sarebbero potute essere le conseguenze, Il suo nemico era il cancro ma siamo esseri umani e mio marito lo è, conservare il più possibile sé stesso sarebbe stato IL SOGNO. È veramente strano come funzioni la mente umana, quando si è malati non si pensa che si ha una malattia mortale - faccio ancora riferimento a mio suocero che per lo stesso male ci ha lasciati - ma si pensa alla qualità di vita che dopo l’intervento si avrà. Anche in questo il Prof. non ci ha deluso.
Nessuno ti illude, la robotica è un uno strumento che ti porta dove possibile via il cancro e ti aiuta a mantenere di te il più possibile ma non è una bacchetta magica. Il robot Leonardo da Vinci deve essere guidato da uno Schumacher per raggiungere non solo il traguardo ma essere il Number one, e noi il nostro Schumi lo abbiamo trovato… Il Prof. Cisternino.
Oggi mio marito sta bene, non ha catetere o altro, mio marito non ha perso il suo essere sé stesso, ma soprattutto è vivo e lo sarà spero per molto perché non ha più il cancro. Ringrazio il professore, che non ci ha dato false speranze ci ha accompagnato in un percorso dal male verso una vita che spero prosegua nella sua semplicità il più a lungo possibile. Il Prof. ha un grande nemico che cerca di debellare tutti i giorni con l’aiuto della sua fantastica Equipe e dello staff tutto: IL CANCRO. Vederlo camminare a passo veloce nei corridoi del suo reparto, senza voltarsi ha un significato profondo è concentratissimo a svolgere il suo compito: sconfiggere il vancro avendo cura, lì dove gli è consentito, di donare ai suoi pazienti la qualità di vita migliore possibile. Grazie prof., ho avuto fiducia in Lei e gliel’ho detto personalmente e Lei non l’ha tradita. Ha reso LA VITA ad un uomo, contemporaneamente l'ha resa a me, a suo figlio e a tutte le persone che lo amano.
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