Dettagli Recensione

 
Ospedale San Giovanni Calibita di Roma
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate

Ho avuto presso questo ospedale una pessima esperienza di parto.
Gravidanza bellissima senza alcun problema, seguita in intramoenia da un medico operante in questo ospedale.
Al giorno 41+3, giunta al termine, mi reco in pronto soccorso per il ricovero. Non essendoci posti letto disponibili, vengo ricoverata in barella per l’intero giorno e l’intera notte, senza la possibilità di poter accedere ad una doccia (immaginate con il caldo di giugno..). Vengo posizionata in una sala parto adibita a camera, con altre 10 gestanti ricoverate in barella e una povera ragazza appena operata d’urgenza. L’unico bagno a nostra disposizione è quello della corsia: solo lavandino e water da dividere per almeno 15-20 persone, nessuna possibilità di fare un bidet o una doccia. La mattina successiva, solo grazie a un “push” del medico con cui ero stata in cura durante la gravidanza, mi viene fatta la prima induzione col gel, che non sortisce alcun effetto. Passo la giornata con le contrazioni abbandonata in camera. La mattina successiva decidono di farmi l’induzione con l’ossitocina: l’ago mi viene posizionato male per le prime 8 ore almeno, per cui dolore solo a muovere il braccio e livido su tutto l’arto per i successivi 15 giorni dopo il parto. Naturalmente l’ossitocina non andando tutta in vena ci mette molto di più a fare effetto. Un’ostetrica, mossa a compassione, verso sera mi posiziona l’ago sull’altro braccio. Nel pomeriggio mi viene rotto il sacco manualmente con uno “spunzone” e intorno alle 21:30 mi viene fatta l’epidurale. Una volta passato l’effetto non si trovava l’anestesista per il rabbocco. Al momento delle spinte, durato ore e ore, perché sola alla fine, nonostante le innumerevoli visite, si sono resi conto che la bambina aveva la testa storta e per questo non usciva, la ginecologa di turno ha esclamato “la signora non spinge bene”. Ora, premesso che potrebbe, e uso il condizionale, anche essere vero, non è certo una cosa da dire a una paziente che sta partorendo. Dov’è l’empatia, dov'è l’umanità?
Alla fine, dopo quasi 48 ore di travaglio, hanno deciso, senza spiegarmi niente e tantomeno chiedermi l’autorizzazione, di usare la ventosa.
Ne porto ancora i danni, per fortuna hanno danneggiato me e non la piccola. Mi ritrovo con il pavimento pelvico gravemente danneggiato, e per questo sto pagando di tasca mia visite e fisioterapia. Al momento sono a quota 1.500€ di spesa con scarsi miglioramenti, e tanto altro dovrò fare ancora. La qualità della vita è stata gravemente danneggiata e devo rinunciare a fare sport e altre cose che facevo prima.
Sulla cartella clinica mi ritrovo inoltre delle informazioni alquanto singolari:
- somministrazione per errore dell’antibiotico a cui sono allergica con evidente rischio di shock anafilattico;
- negazione dell’aver effettuato la manovra di kristeller, che invece mi è stata effettuata diverse volte, sia con il gomito che con l’uso di un lenzuolo per spingere, e anche nel momento in cui veniva tirata la ventosa ed effettuata senza alcun preavviso l’episiotomia.
Non aggiungo niente sul supporto post parto in merito all’allattamento: inesistente.
Sarò stata particolarmente sfortunata, ma mi sento davvero di non consigliare questo ospedale per partorire.

Patologia trattata
Parto operativo con ventosa.
Esito della cura
Guarigione parziale

Commenti

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Inviato da Elisa
04 Febbraio, 2024
Salve Claudia, potrei chiederle quali dottori l'hanno assistita? Grazie.
In risposta ad un earlier comment

Inviato da Claudia
05 Febbraio, 2024
Salve Elisa, un medico della struttura mi ha seguita privatamente durante la gravidanza, tuttavia al momento del parto era presente in turno un’altra dottoressa.
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