Dettagli Recensione

 
Ospedale San Giovanni Calibita di Roma
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ciao papà

Esattamente un anno fa presso l'isola Tiberina, il mio papà purtroppo ha cominciato una forte terapia (radio e chemio) per un carcinoma orofaringeo t3 (la situazione era grave). Una terapia purtroppo letale per lui. Dopo 7 settimane entra in rianimazione e non ne uscirà più. Quanta sofferenza... Glicemia altissima, fibrillazione atriale, insufficienza renale, era totalmente scompensato. Non mi permetterei mai di mettere in discussione le competenze di un medico, faccio un altro lavoro, sono stati bravi. Trovo assurdo e vergognoso che un paziente oncologico tutti i giorni si debba recare dalla periferia di Roma sino all'isola tiberina per fare le terapie. Grazie alla 104, tre volte al mese era accompagnato, ma gli ultimi tre giorni, prima di entrare in rianimazione, non riusciva neanche a camminare... sono arrivata con la macchina sino all'entrata per prenderlo. Per fortuna lo scorso anno scelsi un part-time a lavoro. Che sistema sanitario è questo?!!! Mio padre ha cominciato il trattamento dopo diversi e meticolosi accertamenti da parte della radioterapista e dell'oncologo e, a seguito della PET con contrasto con un valore di glicemia pari a 126, è cominciato il suo calvario. Il protocollo non prevede esami in merito (della glicemia) durante la terapia. Mi sarebbe piaciuto vedere il valore della glicemia nel corso della terapia. Ha saltato l'ultima radioterapia viste le condizioni (hanno deciso di non fargliela). Ringrazio comunque tutto lo staff medico, soprattutto il reparto di rianimazione, in particolare se non erro un certo Matteo, di una empatia unica! Ce ne vorrebbero persone così! Pazienti così andrebbero ricoverati e monitorati costantemente visto l'alto rischio di infezioni! Grazie ancora a tutta l'equipe medica. Ciao papà!

Patologia trattata
Carcinoma orofaringeo localmente avanzato.
Esito della cura
Nessuna guarigione

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