Dettagli Recensione
Grazie
Di questo si parlava in sala operatoria:
della Szymborska, Wislawa, l'esatta pronuncia.
E un verso è un verso, vita che è vita,
pronunciamento della cura,
quando al risveglio (così per tutto il tempo che sarà), tra luce e ombra, un che di nuovo e d'antico mi prese ancora una volta per mano.
Sì, è vero: in sala operatoria, prima dell'intervento di prostatectomia radicale abbiamo parlato di poesia, con il Dott. Foschi, il bravissimo anestesista, e della Szymborska in particolare con una delle assistenti di sala di origini polacche.
Intendo ringraziare tutti, in primo luogo il Dott. D'Elia che mi ha operato, e poi il personale del reparto di Urologia 2 dell'Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, sempre disponibile: Romana, che porta lo stesso nome che aveva mia madre e che mi ha accolto la mattina del 31 maggio 2017; Rosa (“fresca aulentissima”, come abbiamo insieme ricordato); Alessandro, che mi ha raccontato della sua musica.
Tre giorni di ricovero (ma non me ne sono neanche accorto) e poi a casa.
Grazie per la gentilezza e la professionalità.
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