Dettagli Recensione
Mai più nella vita
Sono stata ricoverata per minaccia di aborto all'8° settimana. Il personale è stato sempre scortese, quasi seccato che fossi li, un problema in più da aggiungere ai loro personali! Quasi ogni giorno le infermiere litigavano tra di loro, con urla di prima mattina, ore 7:00! Disattenzione nel somministrare la terapia farmacologica (nonostante io lo avessi fatto notare, le infermiere si sono dimenticate di darmi un medicinale che fermava le contrazioni e le perdite di sangue... Risultato: nel pomeriggio ho avuto una forte emorragia). Quando è passato il dottore l'ho fatto presente, ed invece di scusarsi, con aria distaccata e fortemente seccato, mi ha detto che l'emorragia poteva anche non essere causata dalla mancata somministrazione del medicinale in questione. Io gli ho chiesto cosa ci facessi a fare ricoverata, se poi la terapia neanche me la somministravano!!! Per tutta risposta ho avuto silenzio.
Il personale non è umano nè paziente, in un reparto dove l'umanità e la comprensione dovrebbero essere fortemente espresse, qui ve ne è la più completa mancanza. Infermiere incompetenti: dopo il quarto tentativo di farmi il prelievo del sangue, mi dice che è stanca e lascerà fare alla collega quando verrà..!!
Alla fine, per il più brutto dei finali, la gravidanza si è interrotta.
Programmo il raschiamento, dove mi viene detto che durerà solo 10 minuti e che, essendo già stata dimessa, farò un day hospital.
Sono entrata alle 8:00 di mattina come da programma, l'intervento è avvenuto alle 18:30 e solo dopo mia ripetuta insistenza. Oltretutto stavo ricoverata in una stanza senza nessun'altra paziente e, essendomi ritrovata ad affrontare ciò per la prima volta in vita mia, ho chiesto se almeno mia madre potesse rimanere con me in stanza, mentre aspettavo l'intervento, che appunto è avvenuto 10 ore più tardi. Ovviamente mi hanno detto di no.
Pensando di mandarmi in sala operatoria da lì a breve, in mattinata mi hanno somministrato un farmaco per farmi venire le contrazioni ... fortunatamente mi ha fatto effetto tardi ... ma tre ore di dolori me le sono fatte lo stesso.
Ho dovuto urlare per farmi mandare finalmente in sala operatoria.
Ad intervento finito ho ricordato ai dottori di aver chiesto l'esame citogenetico del materiale abortivo, avevo già compilato i moduli; mi dicono ok, non c'è problema.
Dopo due mesi in cui non arriva alcuna risposta, chiamo il centro diagnostico, che con naturalezza mi dice che a mio nome non è mai arrivata nessuna richiesta di esame. Rimango allibita. Incompetenza totale e mancanza di rispetto, fino alla fine. Chiamo la dottoressa che mi ha operata, mi dice che così su due piedi ovviamente non si ricorda e deve cercare la mia cartella clinica, e ci diamo appuntamento telefonico per il giorno seguente. Da lì in poi ogni volta che l'ho chiamata non si è fatta mai trovare e non ho avuto più modo di contattarla.
Questo è l'ospedale San Giovanni a cui mi sono rivolta per la mia prima gravidanza, che purtroppo è andata male, e dove sono stata trattata come un numero e persona scomoda, dove la mancanza di competenza, umanità hanno ulteriormente peggiorato la mia situazione. Vorrei precisare che la mia non è un'esagerazione per una gravidanza non andata, ma la pura verità che tutt'oggi faccio ancora fatica a credere ed accettare.
Commenti
Ti chiedo solo perché non hai fatto un esposto indicando precisamente i nomi del personale ritenuto responsabile della tua vicenda. Purtroppo ci sono tante di queste storie, e senza il piccolo contributo di ciascuno di noi, le cose non potranno mai cambiare.
Anche io, solo per una mancanza di rispetto del paziente e un antibiotico o meno da dare o no, esporro' la questione al direttore dell'ospedale.
Ti invito a fare lo stesso per evitare situazioni uguali alla tua e la mia.
Un saluto.
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