Dettagli Recensione

 
Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Commossa riconoscenza

Aver conosciuto il Dott. Delia, gli infermieri/e, i dottori che lo affiancano se pur per soli tre giorni, è stato meraviglioso. Ho 67 anni e sono consapevole che ho cominciato l'ultimo tratto della mia vita, ma quando nel Novembre del 2014 mi hanno diagnosticato un tumore alla prostata, nella mia mente l'ultimo giro si è notevolmente accorciato. E impossibile trasferire in parole i pensieri che ti trascinano nella desolazione, nello sconforto e nella consapevolezza della propria impotenza di fronte al tuo nemico per il quale non hai armi. Ho cominciato a dimenarmi come un naufrago che non sa nuotare con la speranza di poter trovare qualcosa a cui aggrapparmi. Un amico con il quale mi sono confidato mi racconta che nel 2013 il Dott. Delia gli ha salvato la vita. In quel momento ho trovato qualcosa a cui aggrapparmi, già mi dimenavo di meno in quel mare tempestoso. Scrissi una e-mail al Dott. D'Elia, e il primo appuntamento che era per la metà di gennaio fu anticipato alla fine di dicembre. Puntualmente fui chiamato per la preospedalizzazione e nel pomeriggio del 24 Febbraio 2015 presi il treno per Roma. Alla mia età, per gli stessi motivi di moltissime persone, ho a vario titolo avuto a che fare con molti ospedali di varie località, e durante il tragitto a piedi dalla metropolitana all'ospedale San Giovanni i pensieri si accavallavano vorticosamente non sapendo quale realtà avrei incontrato. Dove avrei bussato non era un ospedale come i tanti che avevo frequentato. Timidamente suonai il campanello del reparto urologia e il sorriso che mi accolse mi fece rasserenare l'animo. L'accoglienza, in una sala d'aspetto profumata, ordinata, comoda, i corridoi venivano attraversati senza rumore da infermieri/e sorridenti e ben curati nel loro aspetto e pur avendo detto a uno di loro una sola volta come mi chiamavo nessuno di loro si era dimenticato il mio nome. Mi sono detto tra me e me "possibile che sono già in Paradiso". Dopo qualche minuto, mi sono reso conto che forse quel giro che era diventato nella mia mente troppo corto, cominciavo a vedere un orizzonte sempre più lontano.
Ogni momento veniva dedicato alla mia preparazione per l'intervento di prostatectomia radicale robotica, prevista per la mattina dopo alle ore 07:30. Puntualmente con delicatezza, con l'immancabile sorriso e in un rassicurante silenzio un dottore con una voce morbida e gentile mi chiese il motivo della mia presenza in sala operatoria, gli risposi che ero li per una prostatectomia e..... mi ritrovai sveglio nella mia stanza senza alcun dolore accudito amorevolmente dagli infermieri e dalla presenza di mia moglie Chiara che aveva avuto il permesso di starmi vicino per qualche ora, solo quel giorno. Nella tarda mattinata ebbi la piacevole visita del Dott. Delia il quale mi anticipò che quasi sicuramente l'esame istologico sarebbe stato favorevole e che non avrei dovuto fare ulteriori cure. Il giorno dopo il Dott. Delia mi confermò che nella mattinata successiva potevo fare ritorno a casa. Sono trascorsi 75 giorni e sono tornato a sognare a essere operoso e a correre in pista perché mi sono accorto che il Dott. Delia i suoi colleghi Medici e tutti gli infermieri mi hanno regalato qualche giro in più da fare. Sono stati meravigliosi. Desidero testimoniare la mia fede in Dio che non mi ha mai abbandonato e certamente a guidato i passi di tutti voi che mi avete protetto, guarito e restituito alla vita.
Con affetto e riconoscenza, Vincenzo Gisonno

Patologia trattata
Prostatectomia Radicale Robotica.

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