Dettagli Recensione
SENTIRSI DIRE "QUALSIASI COSA SAI DOVE TROVARMI"
Tra tante denunce per "mala sanità" con fiducia, gioia e sollievo sono qui a scrivere un particolare ringraziamento per il Dott. Nazzareno Marabottini, dell'Ospedale San Giovanni- Addolorata presidio Britannico di Roma, al quale mi sono rivolta per un intervento di "Dacriocistorinostomia ab externo" a novembre 2017. Dal 2015 ho cominciato a soffrire di lacrimazione oculare che nel tempo si è fatta sempre più incessante ed invalidante nella vita di tutti i giorni. Non essendo una patologia diffusa, sono stata indirizzata verso vari centri deputati "l'eccellenza" per questo tipo di sintomatologia, anche fuori Regione. Dopo visite su visite ed eseguiti i più disparati accertamenti, naturalmente tutti fatti in regime privato, sono stata sempre sconsigliata ad affrontare tale intervento molto particolare e difficoltoso, considerato "non di routine", non risolutivo al 100% e che avrebbe lasciato una cicatrice visibile, mentre sono stata incoraggiata a procedere con un drenaggio manuale da ripetersi più volte al giorno. Oltre a non essere proprio il "massimo" da un punto di vista della qualità della vita, essendo spesso la parte irritata e dovendo costantemente ricorre a colliri, ad un certo punto si è dimostrato inefficace fino ad arrivare ad un ascesso che mi ha costretto a terapie antibiotiche massicce nonchè a "tac massicio frontale" per scongiurare possibili infezioni a livello cerebrale. A questo punto l'operazione si è resa obbligatoria ed anche con una certa urgenza. Sono iniziate le varie liste di attesa negli ospedali romani, sempre fatte previa visita privata dal primario di competenza, alcuni dei quali a distanza di due anni ancora devono chiamarmi. Sballottata tra oculisti ed otorini che si rimbalzavano la competenza di questo intervento sono approdata ad un Prof. considerato un "luminare" dal quale, rivolgendogli una domanda sulla sua pertinenza per questa tipologia di intervento, mi sono sentita rispondere "Lo fa chi lo sa fare ed io lo so fare"! Ora non mi permetto di entrare nel merito della sua bravura nell'ambito della sua specializzazione, ma se si fosse sbilanciato meno in questo commento avrebbe fatto più bella figura. In ogni caso la bravura, oltre che in sala operatoria, dovrebbe essere dimostrata anche fuori nel post-operatorio e nella scelta dei collaboratori se si vuol essere chiamati primari! Ad oggi non so ancora chi mi abbia operato, considerando che con con l'ago già in vena nella sala pre-operatoria (visto che sono stata operata in anestesia totale per via endoscopica ritenuta una tecnica più moderna e che non avrebbe lasciato "sbreghi" sul viso) mi sono vista presentare un sedicente chirurgo, mai visto prima, che rivolgendosi a me mi chiedeva cosa dovessi fare e se avessi eseguito degli accertamenti prima di arrivare lì: una sola certezza lo accompagnava, che dopo avrei dovuto eseguire dei lavaggi oculari con cadenza settimanale e naturalmente privatamente da un oculista da lui vivamente consigliato! Dopo la prima settimana, ho cominciato a nutrire dei sospetti sulla non riuscita dell'intervento. Come da prescrizione mi recavo ogni 15 giorni in ospedale a fare i controlli, peccato che il Prof. svariate volte non fosse presente, nonostante le date da lui stesso stabilite ed i medici del suo staff non erano in grado di eseguire alcuna valutazione del decorso, non rientrando questo intervento nel loro ambito. Vorrei spendere anche due parole sulla modalità del controllo: una semplice osservazione dell'occhio dall'esterno senza alcuno strumento! Fatti presenti i miei dubbi circa il buon esito, ero sempre rassicurata del contrario. Nel contempo però ero molto scrupolosamente contattata dall'oculista privato per i "famosi" lavaggi che il Primario stesso dapprima non riteneva necessari, ma che in seguito ad ormai quasi due mesi dall'operazione magicamente si erano resi indispensabili. Forse anche se non necessari, un po' tardivi?! Pur tuttavia, a dimostrazione di quanto sostenessi, mi recavo dallo zelante oculista il quale ha avuto bisogno di ben due appuntamenti a pagamento per arrendersi all'ovvio ed affermare che l'intervento non era riuscito e che avrebbe contattato lui stesso il chirurgo per farne uno nuovo. Inutile dire che non mi sono presentata in quell'ospedale, ma d'altro canto a testimonianza della serietà della quale andavo dicendo all'inizio, non sono stata a tutt'oggi, a quasi 6 mesi di distanza, neanche contattata per sapere che fine avessi fatto! Ero seriamente preoccupata perchè dovevo rimuovere gli stent messi prima che facessero infezione ed al contempo trovare una soluzione al problema. Mi sono ricordata di essermi sottoposta a controlli della vista presso la struttura del San Giovanni Addolorata, Presidio Britannico ed ho trovato il nominativo del Dr. Nazzareno Marabottini. L'ho contattato e gli ho spiegato l'accaduto. La serietà e professionalità si è subito dimostrata: già quando mi ero rivolta a lui, per fare i famosi lavaggi delle vie lacrimali che mi erano stati richiesti, non ha sfruttato la situazione, ritenendoli in quel contesto inutili; si è dichiarato disponibile ad operarmi intervenendo a questo punto su una situazione di per sè complicata, sia perchè prendendosi la briga di esaminare tutti i numerosi accertamenti che mi avevano fatto fare e che erano rimasti fino ad allora carte, ha appurato che il mio caso presentava un margine di difficoltà maggiore essendo presente una "conca bullosa" nella narice in questione, sia perchè a questo punto bisognava lavorare sull'errore trattando una parte già compromessa, e nonostante tutto mai ho sentito del "facile commento" sui colleghi che erano intervenuti prima di lui. Senza tanti giri di parole e con molta franchezza, (schiettezza che alcuni criticano a favore di una "falsa cortesia") mi ha detto :" Non è facile, ma io sarò con Lei". Credo che questo voglia dire essere chiamati "Medici". Tutti vorremmo che gli interventi riuscissero perfettamente, nessuno però lo può pretendere altrimenti saremmo dotati di immortalità: quello che però si può e si deve pretendere, in tutte le professioni ma soprattutto in alcune, è la preparazione, la serietà, la professionalità ma soprattutto la "voglia di aiutare", evitando del facile sciacallaggio senza tra l'altro, neanche saperlo fare. E queste qualità sono state dimostrate in tutte le fasi dalla preospedalizzazione, al ricovero, dal pre - durante e post decorso operatorio sia dal Prof. Marabottini che dal suo staff verso tutti i degenti del reparto. Quando sono stata dimessa mi sono sentita dire "Qualsiasi cosa sai dove trovarmi" ed ho avuto la consapevolezza che fosse una certezza! Ora chi vivrà vedrà, ma per il momento... GRAZIE.
Commenti
dovrei subire lo stesso intervento; potrebbe gentilmente indicarmi quale era il primo ospedale e i professionisti cui è opportuno non rivolgersi (anche con le sole iniziali)? Grazie.
Grazie mille.
Altri contenuti interessanti su QSalute