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Un grazie col cuore: indimenticabili
E’ trascorso quasi un mese da quando, in seguito di una crisi epilettica secondaria, scatenata dalla presenza di una forma di tumore cerebrale, sono stata ricoverata con urgenza nel Pronto Soccorso del S. Francesco dove ho ricevuto le prime cure con la professionalità richiesta dal caso, per essere poi trasferita nel Reparto di Rianimazione : già alcune ore dopo i miei congiunti vennero informati del quadro clinico coi dettagli utili per comprendere la natura del trauma, le possibili soluzioni e i rischi imponderabili dell’intervento chirurgico che il personale medico proponeva per l’asportazione del meningioma riscontrato.
L’intervento chirurgico è stato prontamente effettuato otto giorni dopo il ricovero, nel Reparto di Neurochirurgia del San Francesco, dall’equipe medica diretta dal Dott. Maurizio Paulis, con una professionalità nota a molti e che oggi posso anche io confermare non essendosi manifestato alcun sintomo funzionale residuale del trauma anzi, sarà un caso, ma mi ritrovo con le funzioni sensoriali migliorate rispetto al periodo precedente...
Ma se la professionalità del personale medico e delle loro equipe, cui devo la mia sopravvivenza, è stata per me di alto livello, degna di gratitudine e di encomio, non di meno devo ringraziare il personale infermieristico dei vari reparti per l’assistenza altrettanto professionale con cui mi hanno aiutata a trascorrere i momenti preparatori e quelli successivi l’intervento.
Sebbene il trauma fosse di una certa rilevanza e gli esiti dell’intervento incerti, per il margine di rischio che gli interventi a livello cerebrale non possono mai escludere, debbo riconoscere che in tutto il periodo di soggiorno all’ospedale S. Francesco non ho mai avuto un momento di ansia o timore per i rischi sull’intervento che dovevo affrontare e sul suo esito: la chiarezza delle informazioni ricevute, insieme alla cordialità e serenità del personale medico e paramedico dei diversi reparti in cui ho trascorso le due settimane di degenza nel San Francesco, sono state non secondarie per il superamento positivo del trauma vissuto.
In una scala da uno a dieci, i reparti ospedalieri menzionati per me meritano il voto più alto.
Sebbene non possa estendere questa mia impressione positiva anche ai reparti dell’ospedale S. Francesco in cui non sono stata, posso però affermare che, se il sistema sanitario della nostra Regione fosse equivalente a quanto da me osservato nel nosocomio nuorese, l’assistenza sanitaria offerta dal sistema pubblico alla popolazione sarda sarebbe di livello alto.
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