Dettagli Recensione
Piaghe da decubito: una grave negligenza
Mio nonno Nicola è stato dimesso da questo reparto lo scorso sabato. E' stato ricoverato per un problema oncologico scoperto alla metà di luglio. L'ultimo ricovero è durato circa 10 giorni, terminati i quali lo abbiamo riportato a casa con una dimissione protetta.
Naturalmente durante il ricovero è stato curato in ogni modo da noi familiari: lavato, accudito, pettinato, rasato, accarezzato, controllato, coccolato. Ci siamo presi cura anche della pelle della sua schiena, allo scopo di prevenire l'insorgere di piaghe da decubito dovute alla posizione. Tuttavia ci è stato detto dagli infermieri che il cambio del pannolone era di loro competenza e di non farlo noi.
Sabato, al ritorno a casa, abbiamo cambiato mio nonno. Togliendo il pannolone abbiamo trovato una grande, profonda e malconcia piaga da decubito nella zona dell'osso sacro, alla quale nessun infermiere aveva mai accennato. Questa incuria nei confronti del nostro caro, la negligenza da parte degli infermieri nel non effettuare le manovre di prevenzione (cambio della posizione, materasso antidecubito ecc.) e soprattutto la loro omertà, che ci ha impedito di fare qualsiasi cosa per lui, sono stati per noi fonte di ulteriore dolore in questi giorni già dolorosi.
Aggiungo solo che l'intervento di un infermiere a domicilio che abbiamo pagato privatamente ha, in pochi giorni, migliorato notevolmente la situazione delle piaghe di mio nonno. Mi chiedo quindi: non avrebbero gli infermieri dell'ospedale, potuto fare lo stesso? E se no, non avrebbero dovuto informarci, così che noi potessimo contribuire ad esempio procurando un materasso antidecubito o girandolo noi? E in ultimo, i medici che visitano quotidianamente i pazienti, non sarebbero tenuti a controllare anche visivamente lo stato del paziente? Oppure leggono solo le analisi?
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute